A SAN SIRO

Altra notte magica, l'Atalanta schianta il Valencia e sogna i quarti di Champions League

A San Siro i bergamaschi vincono 4-1 e fanno la storia con doppietta di Hateboer, perla di Ilicic e magia di Freuler. Ora vedono i quarti: e dire che dopo tre gare nel girone erano a zero punti

di Sauro Legramandi

Sono sempre più magiche le notti di Champions League dell’Atalanta: i bergamaschi stravincono la partita più importante dei loro 113 anni di storia. I nerazzurri battono il Valencia 4-1 a San Siro con una doppietta di Hateboer, una perla di Ilicic e una magia di Freuler. Per gli spagnoli gol della bandiera di Cheryshev. Il ritorno al Mestalla fa meno paura.

Si gioca a San Siro ma la Scala del calcio ha le sembianze del Teatro Donizetti di Bergamo: si respira bergamaschità in ogni angolo dello stadio grazie ai quarantamila tifosi arrivati fin qua in auto, pullman, moto e mezzi pubblici. Un pizzico di bergamaschità anche in campo con Mattia Caldara orobico doc e titolare a sorpresa per il forfait di Djimsiti durante il riscaldamento.

PRIMO TEMPO DECISIVO - Gasperini parte col 3-4-1-2, il collega Celades fa di necessità virtù e punta sul 4-4-2. Il primo brivido arriva da Pasalic che, preferito a Zapata, al 7’ viene messo da Gomez solo davanti a Domenech. Il croato si fa ipnotizzare e il portiere spagnolo devia miracolosamente in angolo. I primi quindici minuti si giocano con una metacampo a perdere: il Valencia non si avvicina mai a Gollini. Poi la prima sliding door della notte magica: al 16’ il Papu si scatena in area sulla sinistra e mette in mezzo una palla per l’esterno destro Hateboer che da pochi passi la mette in rete.

San Siro è in tripudio ma il gol subito suona da sveglia per gli spagnoli che pian piano cominciano a far girare palla in attesa dell’imbucata vincente. L’Atalanta appare a tratti frenata e imprecisa. Più di una volta Gasperini va su tutte le furie per diversi disimpegni fuori misura. Troppa fretta o troppa approssimazione si pagano in Europa: al 30’ Parejo batte veloce una punizione dalla destra per Torres che, dentro l’area, finge il cross ma batte a rete. Il palo salva Gollini. Ancora Valencia e ancora sbavature nerazzurre al 34’ con Mangala che non trova la (facile) deviazione su botta di Guedes.

Gli spagnoli finiscono qua. Lo spavento e le urla dalla panchina scuotono l’Atalanta che rialza la testa grazie ai Ilicic e Gomez, entrambi in serata di grazia. Un paio di affondi fermati da guardalinee e difensori e poi il gol che decide il primo tempo. Lo sloveno Ilicic da limite controlla col sinistro, fa andare a vuoto il marcatore e col destro supera Domenech.

RIPRESA A SENSO UNICO - Nel secondo tempo il Valencia sembra non uscire dagli spogliatoi. Gomez chiama i suoi all’arrembaggio e la risposta non si fa attendere. Il Papu si intestardisce al 12’ nel recuperare un pallone un paio di metri fuori dall’area spagnola e la sua cocciutaggine viene premiata da Freuler. Lo svizzero calibra un destro a rientrare che spegne la sua traiettoria alle spalle di Domenech e incendia San Siro per la terza volta. Il Valencia non è pervenuto e quando Gollini rimedia a un suo errore con una strepitosa parata su Gomez la serata sembra archiviata. Invece no: Hateboer diventa bomber per una sera e si concede il lusso di correre per 40 metri palla al piede e superare per la quarta volta Domenech. .

Il sogno quarti di finale adesso è veramente a un passo. Il gol degli spagnoli al 66' del nuovo entrato Cheryshev (nato su un ennesimo errore nerazzurro in disimpegno) serve solo per tenere viva un flebilissima speranza spagnola.

Appuntamento al Mestalla dove al Valencia serviranno almeno tre gol. All’Atalanta molto, molto meno.