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Gb, nuova immigrazione dopo la Brexit: stretta sui visti di lavoro per baristi e camerieri

Londra ha deciso di attribuire punti in base a competenze linguistiche, qualifiche e livelli salariali. Verrà data priorità a scienziati, ingeneri e universitari, a scapito di chi svolge mansioni meno qualificate

Afp

Il nuovo sistema per l'immigrazione in Gran Bretagna dopo la Brexit punta a tener fuori dal Paese i "lavoratori poco qualificati" e intende privilegiare le "menti brillanti". In particolare, verranno attribuiti dei punti in base alle competenze linguistiche, alle qualifiche e ai livelli salariali di ciascun lavoratore. I visti di lavoro, dunque, non saranno più accordati a coloro che non ottengono punti sufficienti (per ora la soglia fissata è di 70 punti).

E se scienziati, ingegneri e universitari non faranno certamente fatica ad ottenere il punteggio necessario, non così per camerieri, baristi e lavoratori meno qualificati. In base al salario, ad esempio, i lavoratori con un reddito annuo inferiore alle 23.039 sterline avranno 0 punti. Tra 23.040 e 25.599 $ 10 punti, sopra le 25.600 sterline il punteggio massimo di 20.

Altri punti (10 o 20) si ottengono se si ha un livello di inglese buono, se si possiede uno o più dottorati e se si ha già un'offerta di lavoro "solida". "Il nostro nuovo sistema di immigrazione chiuderà i rubinetti per i lavoratori stranieri poco qualificati", ha dichiarato il ministro dell'Interno di Londra, Priti Patel. "Tratteremo cittadini Ue e non Ue in maniera uguale", ha aggiunto, definendo "storico" il momento che "mette fine alla libera circolazione". 

Il nuovo sistema dovrebbe entrare in vigore il primo gennaio 2021, dopo il periodo di transizione iniziato il 31 gennaio di quest'anno. Alcuni britannici hanno votato nel 2016 a favore dell'uscita dall'Ue, nella speranza che la Brexit contribuisse a contenere il numero dei cittadini stranieri che arrivano nel Paese.

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