A NAPOLI

Decreti Sicurezza, Salvini a Napoli: "Vogliono cancellarli? Sono nemici dell'Italia"

Dal teatro Augusteo, il leader della Lega si dice contrario a un governo Conte ter: "Meglio Topolino". Momenti di tensione fra manifestanti dei centri sociali e forze dell'ordine

© Ansa

"Chi vuole cancellare i decreti Sicurezza è un nemico dell'Italia e degli italiani". Lo ha detto Matteo Salvini parlando al teatro Augusteo di Napoli. Il leader della Lega ha poi aggiunto che "nei decreti Sicurezza ci sono i soldi per i vigili urbani, per le telecamere, per arrestare i camorristi. Chi parla di modificare o cancellare i decreti sicurezza non li ha neanche letti". 

"Conte ter? Meglio Topolino" "Prima si va a votare e meglio è. Se dialogo con Italia Viva per andare a votare? Io dialogo anche con Conte perché in questi mesi non si è fatto nulla, litigano su tutto, è frustrante. E' difficile anche fare opposizione", ha dichiarato l'ex ministro. E su un governo Conte ter ha risposto: "Preferirei Topolino".

"Conte era orgoglioso dei decreti" Tornando sui decreti Sicurezza, Salvini ha affermato: "Io ricordo che il signor Conte era accanto a me in conferenza stampa esibendo orgoglioso il cartello 'Decreto Sicurezza'. Io non ho cambiato idea, capisco chi solo qualche mese fa ha approvato un decreto ora lo vorrebbe smontare. Io le capriole di Conte non le faccio. Quei decreti li abbiamo scritti e votati insieme".

Tensione fra centri sociali e forze dell'ordine Intanto si sono registrati tafferugli nei Quartieri Spagnoli di Napoli tra i manifestanti aderenti ai centri sociali, circa 200, e le forze dell'ordine, che hanno sbarrato loro il passo a poche centinaia di metri dal teatro Augusteo. I manifestanti sono partiti lentamente in corteo dal presidio di via Toledo, preceduti a distanza dalla polizia: dopo aver percorso circa 150 metri, a sorpresa hanno svoltato verso i Quartieri Spagnoli e di corsa hanno cercato di raggiungere il teatro, aggirando il cordone delle forze dell'ordine. Ci sono stati quindi spintoni e contatti tra i due gruppi.