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Vita quotidiana: come raddrizzare una giornata storta

Le armi vincenti per non cedere al malumore e fare girare meglio le cose

Piccole strategie contro le giornate no

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Le giornate no si riconoscono fin dal primo istante
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E' yuna questione di statistica: prima o poi capita a tutti e stavolta tocca a noi 
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 Per far fronte alla situazione non abbandoniamoci agli stati d’animo negativi 
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 La sfortuna spesso è solo un fatto di testa 
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 Per controllare l'ansia e il cattivo umore impara a respirare con il diaframma
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 Quando la giornata gira male cerchiamo di non prendercela con gli altri 
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 Cerchiamo di non nasconderci dietro al cibo e facciamo spuntini sani
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 Facciamo un progetto piacevole con cui premiarci per le difficoltà sopportate.
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 Non dimentichiamo il potere benefico del movimento  e quanto buon umore può regalarci.

A volte basta aprire gli occhi e scendere dal letto per capire che abbiamo davanti a noi una di quelle giornate in cui niente va come dovrebbe andare. Gli inconvenienti si moltiplicano: la macchina non parte, il caffè si rovescia e il treno della metro è in ritardo. Che fare? In primo luogo non dobbiamo cedere al nervosismo: a tutto c’è rimedio, basta conservare il sangue freddo e considerare le cose nella giusta prospettiva. Ecco qualche strategia di sopravvivenza. 

Questioni di statistica: qtavolta tocca a noi – Da quanto tempo non avevamo una giornataccia (attenzione, qui la sincerità è d’obbligo)? Se è toccata a noi, vuol dire che, dopo aver pagato pegno quest’oggi, per un po’ dovremmo essere a posto. Affrontiamo i contrattempi uno alla volta senza arrabbiarci, non troppo per lo meno, e ricordiamoci che tutto passerà. Esaminiamo le nostre difficoltà con occhio obiettivo: nella maggior parte dei casi si tratterà di cose di poco conto, che possiamo gestire senza complicazioni. Facciamo una lista di priorità e mettiamoci all’opera. 


Non abbandoniamoci agli stati d’animo negativi – I contrattempi non piacciono a nessuno, ma continuare a rimuginarci sopra è sbagliato: non aiuta a risolvere i problemi e ci affatica ancora di più. Lasciarsi prendere dal nervosismo peggiora la nostra efficienza, abbassa la soglia di attenzione e rende più facile sbagliare, moltiplicando i contrattempi.


La sfortuna è un fatto di testa – Come hanno dimostrato anche alcuni studi scientifici, la buona e la cattiva sorte a volte sono frutto di atteggiamenti mentali che ci rendono attenti alle opportunità che si presentano o che, al contrario, ci impediscono di vederle e di coglierle.  Invece di mugugnare sulla nostra jella, apriamoci alla realtà che ci circonda e osserviamola con curiosità: la soluzione alle nostre difficoltà potrebbe essere a portata di mano. 


Respirare – Sembra banale, ma il primo strumento per mantenere o recuperare la calma sta nel nostro respiro. Impariamo a inspirare utilizzando il diaframma, come si fa nel sonno e come insegna lo yoga: rilassiamo i muscoli, contratti dall’agitazione, chiudiamo gli occhi per un secondo e immaginiamo di allontanare tutte le sensazioni negative espirando in modo sonoro, ossia con un piccolo sbuffo dalle labbra. Chiudiamo gli occhi e contiamo fino a dieci, sempre respirando: ci sentiremo più tranquilli e pronti per ripartire. 


Non prendiamocela con gli altri – Se le cose oggi proprio non vanno, non è colpa di nessuno, tanto meno dei nostri vicini di scrivania al lavoro o di chi vive nella nostra casa. Insomma, lasciamo in pace il nostro prossimo: se proprio non ce la facciamo più, un breve sfogo è concesso, ma dopo aver chiesto di essere ascoltati ed evitando poi battute aspre o scortesie: il fato di avere una giornata non non ci autorizza ad essere aggressivi o sgradevoli. 


Cibo e dintorni – Molte persone, quando sono in stato di agitazione, mangiano in modo compulsivo. Se proprio non possiamo resistere a questo istinto, cerchiamo di scegliere uno snack sano, come una mela o della verdura croccante da sgranocchiare. E se siamo golosi, questo è momento per regalarci un quadretto di cioccolato fondente: oltre a essere il più classico dei comfort food, contiene molte sostanze benefiche che contribuiscono a liberare ormoni del benessere.  


Un premio per noi – Mentre ci dibattiamo tra le difficoltà, regaliamoci un istante di tregua in cui inventare un premio da concederci alla fine di questa giornata disgraziata. Facciamo un progetto per la serata, o ritagliamoci un momento per fare qualcosa che ci piace: il pensiero di avere qualcosa di bello da aspettare renderà meno pesante la giornata. 


Il potere benefico del movimento – Ormai lo sappiamo, ma ripeterlo vale sempre la pena: l’attività fisica migliora l’umore perché libera endorfine e altre molecole amiche del buon umore. Una mezz’ora di sport, soprattutto se si tratta di attività ad alta intensità e all’aria aperta, è un modo quasi magico per scaricare lo stress e per fare comparire spontaneamente nella nostra mente la soluzione ai problemi che ci hanno assillati per l’intera giornata. 

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