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Siria, dopo 8 anni riapre l'aeroporto internazionale di Aleppo

La città era diventata teatro della guerra nell'estate del 2012. E solo nel 2016 le forze governative avevano ripreso controllo, dopo un lungo assedio

Ansa

Dopo otto anni dalla sua chiusura, l'aeroporto internazionale di Aleppo, nel nord della Siria, tornerà a funzionare nei prossimi giorni. Lo ha annunciato il ministro siriano dei trasporti Ali Hammud. La riapertura dello scalo aereo civile avviene mentre le forze governative, sostenute da quelle russe e dagli Hezbollah libanesi, proseguono l'offensiva a sud-ovest della città contro miliziani anti-regime sostenuti dalla Turchia.

Le recenti conquiste territoriali delle forze di Damasco attorno alla periferia di Aleppo hanno permesso il ripristino dei voli aerei civili dallo scalo della metropoli siriana del nord.

Il primo volo è previsto mercoledì ed è diretto a Damasco. Sono inoltre programmati voli verso il Cairo, in Egitto. Aleppo città era diventata teatro della guerra siriana nell'estate del 2012. E solo nel 2016 le forze governative avevano ripreso controllo, dopo un lungo assedio e causando una devastante distruzione infrastrutturale, dei quartieri ribelli orientali e centrali.

L'aeroporto della città è situato nella periferia sud-orientale e i primi test per i voli civili erano stati effettuati nel 2017. La sconfitta e la ritirata dei gruppi anti-regime garantisce, secondo il governo siriano, la sicurezza dei voli in arrivo e in partenza dallo scalo .

Assad: "La Liberazione della periferia di Aleppo è preludio alla vittoria" Intanto il presidente siriano Bashar al Assad ha assicurato che l'offensiva nel nord-ovest del Paese prosegue fino alla "liberazione" della roccaforte delle opposizioni armate sostenute dalla Turchia nella regione di Idlib. In un discorso trasmesso dalla tv di Stato, Assad ha commentato la conquista tra domenica e ieri da parte delle forze di Damasco della cintura periferica sud-occidentale di Aleppo. "Siamo pienamente coscienti che questa liberazione non significa la fine della guerra, né il crollo dei complotti, né la scomparsa del terrorismo. ma - ha aggiunto - indica il preludio alla sconfitta totale dei nostri nemici".

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