Verso la recessione

La Germania inaugura il nuovo anno con un'economia in stagnazione

Con l’industria in difficoltà, si mostra impreparata ad affrontare la continua incertezza commerciale e la nuova minaccia posta dall’epidemia del coronavirus

Se l'Italia ha dovuto ritoccare le cifre della crescita economica, la Germania non è certo messa meglio. La più grande economia europea è stata colpita da forze molteplici che l’hanno trasformata da un motore di crescita a uno dei Paesi più deboli della zona euro, come confermato dalle recenti stime di crescita per il 2020 della Commissione europea. La crescita tedesca dell’anno scorso è stata solo dello 0,6%.

I motivi della crisi. Oltre ai fattori globali, il Paese ha dovuto affrontare varie questioni interne, dalle banche in difficoltà alla crisi del settore automotive fino al tentativo di far abbassare le emissioni di carbonio. Più di recente sono nate delle difficoltà sul fronte politico, con le dimissioni dell’erede al ruolo di cancelliere di Angela Merkel.

La cattiva notizia sta pesando sull’euro, in ribasso contro il dollaro e vicino ai minimi di tre anni (EUR/USD). Il rendimento del debito tedesco a 10 anni rimane bloccato ben al di sotto dello zero. Nel quarto trimestre, l’economia ha visto un forte rallentamento della spesa pubblica e dei consumi, un calo significativo degli investimenti in macchinari e un calo sul commercio. Il fatto che l’economia sia rimasta stagnante anziché essere entrate in contrazione - e la revisione al rialzo applicata alla crescita del terzo trimestre - dovrebbe riuscire a mettere a tacere le speculazioni per cui la Germania si starebbe avvicinando a una recessione

Secondi gli economisti di Bloomberg “i sondaggi sulle aziende restituiscono una lettura sul PIL migliore, il che porta a pensare che le prospettive per il 1° trimestre siano un po’ più luminose. Non prevediamo che l’industria peserà sulla crescita tanto quanto nel 4° trimestre e prevediamo che avrà un modesto rimbalzo nel 1° trimestre".

Effetto coronavirus.Ma le nuvole persistono all’orizzonte, nonostante una modesta ripresa mostrata da alcuni report. Se il 2020 avrebbe dovuto essere l’anno della ripresa, una prospettiva ora fortemente in discussione a causa della continua debolezza del settore industriale e delle conseguenze del coronavirus. Gli affari stanno già avvertendo l’impatto dell’epidemia. Volkswagen è tra le società costrette a chiudere i propri stabilimenti cinesi a causa del virus e di prevedono forti cali nelle vendite di Mercedes Benz. All’interno delle stime economiche pubblicate questa settimana, la Commissione europea ha definito il coronavirus - che ha ucciso oltre 1.000 persone in Cina - un «rischio ribassista chiave».