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Lega, Giorgetti: "Siamo affidabili, non usciremo né dall'euro né dall'Ue"

L'uomo forte del Carroccio: "La Lega è un partito di governo da vent'anni, non una banda di fascisti"

lapresse

"Sono il responsabile degli Esteri della Lega. E se dico che dall'euro e dall'Ue non usciamo, non usciamo". Così il deputato della Lega, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo Conte 1, Giancarlo Giorgetti, in un'intervista al Corriere della Sera in cui spiega: "Noi non vogliamo uscire, ma non siamo più i soli a dire che molto deve cambiare". 

"I trattati sono stati scritti in un'altra era geologica; l'epoca Merkel si avvia a conclusione - ha aggiunto Giorgetti -, così non si regge. Come si fa a competere con i colossi cinesi con le nostre attuali regole sugli aiuti di Stato? Come si fa ad avere un target del 2% di inflazione che oggi non si ottiene più neanche pompando moneta?". Sui migranti, "la politica di fermezza ha avuto risultati. Se ora l'Europa comincia ad accettare l'idea che l'Italia non può essere lasciata da sola, è grazie a Salvini. Se il ministro Lamorgese può andare a trattare in Europa è perché Salvini ha fatto il matto", ha dichiarato l'ex sottosegretario.

In merito alla possibilità di entrare, in Ue, in un gruppo con i conservatori dove c'è già la Meloni, "per me si può fare anche domani, ma il punto è che farà la Cdu-Csu. Andrà a sinistra, verso verdi e socialisti? O si alleerà con i liberali? Da questo dipenderà la politica europea del Partito popolare. E poi - ha sottolineato Giorgetti - dobbiamo essere 'potabili' quando arriverà il momento. Per questo voglio che l'Europa ci conosca per quello che siamo e non per le etichette che ci affibbiano. Un partito di governo da vent'anni, non una banda di fascisti come stancamente e stupidamente ripete la sinistra".

Sulla possibilità di eleggere Mario Draghi al Colle, "quello che so è che Draghi è il personaggio italiano che in giro per il mondo potrebbe parlare con qualsiasi interlocutore al suo stesso livello. Se dovesse ritirarsi al mare o in montagna sarebbe una perdita per l'Italia" ha concluso Giorgetti.

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