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Volterra sorprendente: dieci tappe per scoprirla

Una città dinamica e moderna, dal cuore etrusco, che cela meraviglie uniche al mondo

Volterra e i suoi capolavori: 10 motivi per visitarla

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Volterra
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Uno spettacolo della Compagnia della Fortezza
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L'Ombra della Sera
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Deposizione di Rosso Fiorentino
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Volterra, le saline

Collocata proprio al centro della Toscana, Volterra è una città dal cuore etrusco che incarna in un affascinante equilibrio storia, natura, innovazione e tradizione. La cittadina, posta sulla cima di una collina e circondata ancora oggi dalle mura di epoca etrusca e romana, offre uno spaccato storico che va dagli Etruschi fino a oggi.

Volterra possiede tra l’altro una tradizione artigianale unica al mondo legata alla pietra di Volterra, l’alabastro, e alcune delle più interessanti esperienze culturali contemporanee in ambito teatrale e artistico. La città si è candidata a Capitale della cultura italiana per il 2021. In attesa della nomina ecco alcune cose da scoprire a Volterra.

La Deposizione Di Rosso Fiorentino - La straordinaria forza e attualità del tratto di Giovan Battista di Jacopo di Gasparre, detto il Rosso Fiorentino, sono al centro dell’opera più celebre del pittore toscano “La Deposizione” presente nei testi di storia e di arte di tutto il mondo. Firmata e datata 1521, “La Deposizione” nel 2021 festeggerà 500 anni ed è visitabile nella Pinacoteca dei Musei Civici di Volterra, insieme a opere di Ghirlandaio, Taddeo di Bartolo, Luca Signorelli e altri straordinari musei toscani.

Alabastro, pietra degli dei - L’alabastro di Volterra è considerato il più pregiato d’Europa; si tratta di una pietra gessosa formatasi 6/7 milioni di anni fa che cambia aspetto, colorazione e consistenza al variare della composizione chimica del terreno; la presenza del ferro per esempio donerà sfumature rosse mentre quella dello zolfo virerà la pietra verso il giallo. Per approfondire il rapporto tra l’affascinante pietra degli dei e la città bisogna fare tappa a Palazzo Viti, una delle più belle residenze private d’Italia le cui 12 sale di grande fascino colpirono l’attenzione di Luchino Visconti, che decise di girare qui alcune scene di “Vaghe stelle dell’Orsa” con Jean Sorel e Claudia Cardinale.

I graffiti di NOF4 - Volterra è stata il luogo in cui si è espresso Fernando Nannetti, NOF4, considerato uno dei maggiori esponenti dell’Art Brut. Ospite dell’ex Ospedale Psichiatrico, Nannetti rappresenta il punto di incontro tra quello che fu il manicomio e l’arte. Il suo celebre graffito lungo 180 metri e alto in media due, correva lungo i muri del padiglione ed è ancora parzialmente visibile all’interno del Museo allestito negli edifici del ex manicomio. Dopo Nannetti, l’arte ha proseguito il suo percorso e si esprime nell’installazione Luoghi Comuni. Cento manichini, uomini fantoccio, inquietanti e malinconici nei lunghi cappotti neri, senza mani e col volto bianco rappresentano il punto di congiunzione tra due delle più forti esperienze di vita di Volterra: la Compagnia della Fortezza e l’ex Ospedale Psichiatrico di Volterra.

Scoprire il Teatro Persio Flacco  - Immerso nelle stradine del centro città, il Teatro Persio Flacco è uno stupendo teatro all’italiana che nasconde un gioiello nel gioiello: gli stupendi sipari storici il primo dipinto dal pittore Nicola Contestabili che vi rappresentò Aulo Persio Flacco – massimo poeta volterrano al quale è stato intitolato il Teatro – sul Parnaso assieme alle Muse, mentre il secondo sipario e le scene sono di Luigi Facchinelli, noto “professore di prospettiva”.

Spettacoli nella fortezza Medicea - Costruita sul più alto punto del monte volterrano, la Fortezza medicea fu fatta innalzare da Lorenzo de Medici sul luogo dove esisteva il Palazzo dei Vescovi (distrutto dai fiorentini nel 1472), a partire da precedenti fortificazioni già esistenti, attribuite al Duca di Atene. Qui ha trovato posto la Compagnia della Fortezza, diretta da Armando Punzo,  la più importante esperienza di teatro-carcere in Italia.

Nell’antico teatro romano - Alle pendici settentrionali della città, in una zona non occupata in epoca etrusca, sorgono i resti del teatro romano e di un impianto termale costruiti in un’epoca di espansione urbanistica della città, fra l'1 a.C. e il 20d.C. Gli scavi degli anni 50 hanno riportato alla luce questo magnifico complesso di cui tutt’ora sono visibili numerose parti e che nel II secolo d.C. cessò definitivamente la sua funzione. Oggi l’antico teatro romano vive una nuova stagione artistica divenendo la scenografia naturale del Festival internazionale del Teatro Romano di Volterra.

Gli etruschi ci parlano - Tra i gioielli del Museo etrusco Guarnacci di Volterra se ne può trovare uno dal tratto decisamente particolare: L’ombra della sera, statuetta votiva di origine etrusca, lunga circa 60 centimetri, che riproduce le fattezze di un giovinetto. Una modernità eccezionale, unita allo straordinario modellato delle forme, fanno di questo bronzo uno dei capolavori della scultura etrusca del III sec. a.C.

Le Saline di Volterra - Il sale più puro d’Italia (e forse del mondo) arriva dalla terra, estratto là dove in un’epoca remotissima la terra era mare. Una volta ritirato, ha lasciato il suo patrimonio nel sottosuolo. Quello di Volterra è un sale di altissima qualità, tanto da essere definito purissimo al 99,99%. Praticamente la perfezione. Le miniere di sale si trovano alle Saline di Volterra, subito ai piedi della cittadella etrusca. Ed è da quell’epoca che ci si accorse del tesoro che il sottosuolo racchiudeva di cui, via via, è aumentato lo sfruttamento fino al passaggio al sistema industriale con il Granduca Leopoldo, nel XVIII secolo.

Il tramonto al Borgo San Giusto - Uno dei luoghi più affascinanti ed inquietanti del Volterrano sono le Balze, pareti a picco di sabbie sormontate da calcari arenacei e sovrapposte alla potente formazione marina delle argille azzurre del Pliocene. Al nostro occhio appare come una vera e propria voragine, dalla sommità della quale possiamo ammirare un panorama eccezionale e sullo sfondo, nelle giornate più limpide, lo sguardo spazia fino al mare. Il terreno qui è argilloso, tende a franare e nel tempo ha inghiottito chiese, monasteri, strade e persino una necropoli.

Un giorno con i vampiri - Per gli appassionati del genere, sulla scia del grande successo internazionale di Twilight è nato il Mistery and fantasy, appuntamento annuale dedicato al mondo fantasy. Tutto nasce da una passione personale: la scrittrice della saga Stephanie Meyer ha un capitolo ambientato interamente a Volterra, città di cui si era innamorata in occasione di una visita, tanto da renderla la sede dalla più antica famiglia di vampiri, i Volturi. Ogni anno a giugno la città di popola di vampiri e cosplayer che rendono vivo il mondo del fantastico. Per i più curiosi sono previsti anche tour e sessioni “dal vivo” con sfilate di personaggi volturiani

Per maggiori informazioni: www.comune.volterra.pi.it

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