Gregoretti, il Senato dà il via libera al processo a Salvini: 76 sì e 152 no
La Lega è uscita dall'Aula, non partecipando al voto. Respinto l'ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d'Italia che chiedeva di negare l'autorizzazione. Il leader del Carroccio: "Rifarò tutto"
Il Senato ha dato l'autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini sul caso Gregoretti. Con 76 sì, 152 no e nessun astenuto, l'Aula ha respinto l'ordine del giorno di Forza Italia e Fratelli d'Italia, che chiedevano di negare l'autorrizazione, richiesta dal Tribunale dei ministri. Durante le operazione di voto la Lega è uscita dall'Aula.
Il caso - Il Tribunale dei ministri aveva contestato al leader della Lega, all'epoca dei fatti ministro dell'Interno, il sequestro di persona per i 131 migranti che rimasero bloccati quattro giorni sulla nave della Marina militare, prima di sbarcare ad Augusta il 31 luglio.
Il documento presentato dai due partiti di opposizione, e sottoposto al voto di Palazzo Madama, chiedeva di dire "no" al processo all'ex ministro e quindi di ribaltare la decisione della Giunta delle immunità il 20 gennaio.
Salvini: "Orgoglioso, rifarò tutto appena al governo" Non si è fatto attendere il commento del diretto interessato, Matteo Salvini. "Lo sapevo. Sono assolutamente tranquillo e orgoglioso di quello che ho fatto. E lo rifarò appena tornato al governo. Come è stato difendersi in Senato? Surreale. Ho giurato sulla Costituzione, che prevede che difendere la patria è dovere di ogni cittadino. Io ho difeso l'Italia".
"Piena fiducia nella magistratura" "Essere processato per aver difeso il mio Paese.... - ha continuato il leader del Carroccio -, ma ho piena e totale fiducia nella magistratura".