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"Imparare a cadere", la disabilità mentale finisce in un graphic novel

Le tavole firmate Mikael Ross sono ispirate alla storia vera della comunità evangelica Neuerkerode che festeggia centocinquant’anni

Ufficio stampa

E' una storia di crescita, di amore e di amicizia, con al centro il tema della disabilità mentale, in un microcosmo di inclusività e lotta alla discriminazione, quella che si dipana nel graphic novel "Imparare a cadere" (Bao Publishing). Le tavole realizzate dal tedesco Mikael Ross si ispirano all'esperienza di vita vera della comunità evangelica di Neuerkerode, che ha commissionato l'opera per festeggiare i suoi 150 anni. Un piccolo capolavoro che, attraverso una caratterizzazione dei personaggi incredibile, racconta l’opportunità di trovare la propria personalissima felicità, in base alle rispettive capacità individuali.

La trama - Noel vive a Berlino con sua madre. All'improvviso deve lasciare la sua casa, le sue abitudini, tutto quello che conosce e viene mandato in una comunità molto speciale. Così, per la prima volta nella sua vita, si trova da solo. Il mondo cambia forma, per questo ragazzo che vuole suonare la chitarra e ama gli AC/DC. Ci sono infinite cose nuove da imparare e nuove persone da conoscere.

La comunità in cui è ambientata la storia, Neuerkerode, ha commissionato a Mikael Ross questo graphic novel per festeggiare i suoi centocinquant’anni. La storia restituisce un quadro realistico della quotidianità del posto e delle sue sfaccettature, in cui trovano spazio spiritosaggini, ottimismo, verità e talvolta angosce, con riferimenti non solo al presente, ma anche – attraverso i flashback - a terribili eventi di epoca nazista.

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