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Chiusa inchiesta sul crac Alitalia, 21 indagati vip rischiano il processo: tra loro Montezemolo e Colaninno

Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali e ostacolo alle funzioni di vigilanza

La Procura di Civitavecchia ha chiuso le indagini sulla gestione Alitalia: rischiano il giudizio in 21 tra vertici, ex componenti cda, commissari e consulenti che si sono susseguiti negli anni. Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali e ostacolo alle funzioni di vigilanza. Tra gli indagati figurano l'attuale a.d. di Unicredit Jean Pierre Mustier, la vice presidente di Confindustria Antonella Mansi, Luca Cordero di Montezemolo e .Giovanni Colanino.

L'inchiesta 'copre' quasi 3 anni di gestione Alitalia, dal 2014 al febbraio 2017: in particolare, Mustier e Mansi sono indagati in qualità di membri dell'allora Cda mentre Laghi in qualità di consulente nonché di amministratore di 'Midco', la società che deteneva il 51% del capitale di Alitalia Sai. I tre, assieme ad altri 16 indagati, sono responsabili secondo la procura della bancarotta di Alitalia poiché "con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso" avrebbero commesso tutta una serie di falsi per l'approvazione del bilancio del 2015.

"In tal modo - si legge nell'avviso di chiusura indagine - fornendo indicazione di dati di segno positivo difformi dal vero e consentendo il progressivo aumento dell'esposizione debitoria, cagionavano o comunque concorrevano a cagionare il dissesto della società, anche aggravandolo".

Laghi risulta inoltre indagato anche per falso in atto pubblico: "Nell'autodichiarazione resa in accettazione dell'incarico di Commissario straordinario di Alitalia Sai al Mise - scrivono i pm - dichiarava falsamente...di non aver prestato attività di collaborazione professionale nei confronti della società Alitalia Sai nei due anni antecedenti alla dichiarazione dello stato d'insolvenza, nonostante avesse, nel settembre 2015, emesso parere su incarico della citata società".

Mustier, Laghi e Mansi, inoltre, sono accusati in concorso con altri di "Ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza" di Enac, esponendo "fatti materiali non rispondenti al vero sulla situazione economica patrimoniale o finanziaria della società" e "occultando con mezzi fraudolenti fatti che avrebbero dovuto comunicare".

Questo l'elenco degli indagati con i ruoli che ricoprivano all'epoca dei fatti: Silvano Cassano (a.d.), Marc Cramer Ball (a.d.) James Hogan (vicepresidente Cda Alitalia Sai e presidente e Ad di Ethiad), Duncan Naysmith (Cfo), Claudio Rosati (vice presidente financial planning & control e vice presidente financial reporting), Claudio Di Cicco (vice presidente financial reporting), Matteo Mancinelli (general counsel), Paolo Merighi (Senior manager financial statements), Luca Cordero di Montezemolo (presidente Cda e a.d.), James Rigney (componente Cda), Giovanni Colaninno (componente Cda), Giovanni Bisignani (componente Cda), Jean Pierre Mustier (componente Cda), Paolo Colombo (componente Cda), Antonella Mansi (componente Cda), Enrico Laghi (consulente incaricato e amministratore di Midco), Corrado Gatti (presidente del collegio sindacale), Alessandro Cortesi (componente collegio sindacale), Domenico Falcone (responsabile della revisione legale del bilancio Alitalia Sai per societa' Deloitte & Touche Spa, Giancarlo Schisano (Chief operation officer - Accountable manager), John Charles Shepley (Chief planning & Strategy officer).

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