Dreams: un mezzo per trasformare le idee di oggi nei videogiochi di domani
Il "gioco che non è un semplice gioco" di Media Molecule si prepara all'esordio in esclusiva su PS4: noi l'abbiamo provato in anteprima
Creare un videogioco è un lavoro che richiede dedizione, impegno e una buona dose di pazienza, ma che spesso ha consentito a giovani artisti e aspiranti game designer di dar vita a nuove idee, sfornando esperienze innovative su cui basare i videogiochi del futuro. Con Dreams, i ragazzi di Media Molecule vogliono espandere il concetto di "creazione" e "condivisione" realizzando una piattaforma con cui creare e soprattutto far conoscere i propri videogiochi.
In arrivo il 14 febbraio, Dreams include un potente editor che consente di realizzare praticamente qualsiasi cosa, da brevi concept a giochi più complessi, da prodotti sperimentali a remake di grandi classici. Spesso, però, comprendere le potenzialità di un mezzo così potente non è semplice, ed è per questo che Media Molecule ha pensato a due o tre modi per far sì che il suo Dreams fosse compreso nel migliore dei modi.
Il primo elemento caratteristico di Dreams è il suo centro di scoperta e condivisione, che consente a chiunque di accedere al gioco e andare in cerca di nuovi contenuti realizzati dalla community, al fine di scoprire esperienze di gioco basate su una serie di filtri (ad esempio, il genere o lo stile artistico) o di caricare le proprie creazioni, lasciando ad altri utenti la possibilità di intervenire e migliorarli.
Al fine di rendere chiaro le modalità d'utilizzo di Dreams, la software house britannica ha rivoluzionato il sistema di tutorial, che ora conta una serie di guide e lezioni dedicate a tutti gli strumenti presenti nel potentissimo editor: grazie a un semplice controller DualShock 4 o a una coppia di PlayStation Move potrete controllare qualsiasi elemento dello scenario e plasmarlo a piacere fino a creare il videogioco dei vostri sogni.
La novità più interessante, che Tgcom24 e Mastergame hanno avuto l'opportunità di provare con mano in anteprima rispetto al lancio, è la modalità il Sogno di Art: si tratta di una vera e propria campagna che ci metterà nei panni di un musicista e che consente di apprendere gradualmente tutte le potenzialità dell'editor. In un viaggio alla scoperta dei ricordi del contrabbassista, il giocatore potrà provare un'esperienza che cambia le carte in tavola a più riprese, mostrando come Dreams sia in grado di offrire un ampio ventaglio di situazioni e generi che potranno essere sfruttati per creare il proprio videogioco.
Dreams, le immagini della campagna "Il Sogno di Art"
Si tratta di un progetto più unico che raro nel panorama videoludico, perché se è vero che altri titoli simili esistono già su PC e, in parte, su Nintendo Switch (con i due capitoli di Super Mario Maker), è altrettanto vero che non c'è nessun gioco capace di offrire un ecosistema così vasto e votato alla condivisione come Dreams.
Nei prossimi mesi, con il contributo di giovani creativi da ogni parte del mondo, la creatura di Media Molecule potrebbe evolversi e trasformarsi in una vera e propria fucina di talenti, un centro importante da cui attingere per scoprire nuovi trend, nuove mode e produzioni che potrebbero influenzare i videogiochi di domani. E chissà, offrire a tante persone la possibilità di ottenere un lavoro in una delle industrie più importanti dell'intrattenimento.
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