Un 69enne di Taviano, nel Leccese, è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale continuata e ripetuta ai danni di minorenni, realizzazione e possesso di materiale pedopornografico. Si tratta dello stesso uomo che una quarantina di anni fa finì in manette per tentata estorsione perché telefonava ai genitori di Mauro Romano, un bimbo di sei anni scomparso a Racale (Lecce) il 20 giugno 1977, chiedendo loro denaro in cambio di notizie sul figlio.
Secondo le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce, coordinate dal sostituto procuratore Stefania Mininni e scattate dalla denuncia della mamma di un ragazzino, l'indagato, tra il gennaio del 2018 e l'aprile del 2019, avrebbe abusato di diversi minorenni, ripagandoli poi con piccoli regali. L'uomo avrebbe agito, nonostante la reticenza delle giovani vittime, anche sotto i 14 anni, in un casolare nelle sue disponibilità. E' stato rinchiuso nel carcere di Borgo San Nicola di Lecce.
La scomparsa del piccolo Mauro nel 1977 L'arresto riaccende i riflettori sulla scomparsa del piccolo Mauro Romano. Per cercare i suoi resti, a dicembre erano state avviate nuove ricerche dei vigili del fuoco in un pozzo in contrada Fichella a Taviano, ma anche in questa occasione non fu trovato nulla. Il piccolo scomparve mentre giocava vicino alla casa dei nonni materni a Racale, dove si trovava perché i genitori erano in Campania per il funerale del nonno paterno.