SAFER INTERNET DAY

Milano in piazza contro il bullismo, è il calcio la medicina anti-violenza

Alla Regione Lombardia una grande kermesse per dichiarare guerra al disagio giovanile delle dipendenze e delle baby-gang. Nel segno dello sport che rispetta le regole. Ospiti i calciatori della Primavera di Milan e Internet

© Ansa

Milano scende in piazza nel Safer Internet Day contro il bullismo e il cyberbullismo. Nella giornata mondiale per la Sicurezza in rete istituita e promossa dalla Commissione europea e celebrata in oltre 100 nazioni, la città risponde, l'11 febbraio, con un momento di incontro, sport, aggregazione e dibattito nel segno di "Together for a better Internet" organizzato da Regione Lombardia, ministero dell'Istruzione e Comune di Milano. Ospiti d'eccezione i campioncini della Primavera di Milan e Internet.
 

Protagonisti i ragazzi - "Abbiamo costruito un evento a misura di ragazzo - spiega  a Tgcom24 Luca Bernardo, direttore del dipartimento Medicina dell'infanzia e dell'età evolutiva degli ospedali Fatebenefratelli e Sacco, più nota come Casa pediatrica -. Vogliamo che i protagonisti della giornata siano i ragazzi, non gli adulti. La mattinata sarà quindi tutta dedicata ai giovanissimi, tra gioco e sport, partite di calcetto e di basket, competizione e divertimento".

In campo insieme per "un calcio al bullismo" - In piazza Lombardia, nel cuore della città, dove la giornata si apre alle 8:30, un campetto sportivo ospita  incontri di basket e di calcetto, in cui i ragazzi presenti (circa 700) gareggiano con le squadre Primavera di Milan e Inter, e con il team di basket dei medici, tutti ex professionisti del settore. "Il messaggio che vogliamo trasmettere è che con lo sport, con il rispetto delle regole e dell'avversario, possiamo dare un calcio al bullismo - dice ancora Bernardo -. Con questa grande kermesse di divertimento e socializzazione, vogliamo dire loro che lanciare la palla in rete seguendo le regole del gioco è una grande opportunità: quella di vivere insieme senza bulli e vittime, senza bullismo e cyberbullismo". 

Le vittime e i numeri - I numeri del fenomeno sono impressionanti e fotografano una situazione di violenza tra giovanissimi che è in costante crescita. I dati Eures (Ricerche economiche e sociali) dicono che, su un campione di 1.022 studenti, il 66,9% è stato almeno una volta vittima di bullismo e l'81,3% è stato spettatore. La scuola è il luogo principale dove si sviluppano episodi di violenza: il 57,3% delle vittime afferma infatti di aver subito tali atti in classe e il 34,9% all'interno dell'istituto. Più di quattro ragazzi su dieci hanno subito atti di bullismo (il 44,9% tra le ragazze e il 46,5% tra i ragazzi) e sei su dieci hanno assistito a fenomeni di violenza in rete e non. Il cyberbullismo fa paura al 40% degli intervistati e le ragazze sono le vittime più colpite. 

Divertirsi rispettando le regole - Contro questo fenomeno che è sempre più emergenza, gli organizzatori della giornata milanese hanno dunque voluto costruire un ambiente che mettesse al centro i giovanissimi, con la loro voglia di divertirsi e di competere nello sport in compagnia, ma anche con l'indicazione, chiara e forte, che il gioco richiede sempre precise regole da rispettare. Quelle che i bulli e i cyberbulli scavalcano, umiliando le loro vittime. 

Il ruolo dei social - "Su questo fronte è importante anche che intervengano gli operatori telefonici, i gestori dei social, le aziende del settore insomma - avverte Bernardo -. Oggi un ragazzino può iscriversi a un social ben prima dei canonici 15 anni. Certo, questo spesso accade perché i genitori glielo permettono. Bisogna quindi che gli addetti ai lavori trovino le modalità per evitare che lo facciano. Chi vende il prodotto deve trovare il modo di vigilare più severamente per tutelare i minorenni". 

La rete che dice no - Nella giornata dell'11 febbraio sono state coinvolte tante associazioni, tutte impegnate nella lotta al bullismo, alla violenza, alle dipendenze: dalla Rete civica Milano Noslot contro il gioco d'azzardo online al Coni Lombardia, dalla Fondazione oratori milanesi al Moige (Movimento genitori contro il bullismo). Ognuna avrà il suo gazebo intorno alla piazza, in una disposizione a spicchio di luna che si dirama a raggera dal campo sportivo. Con le associazioni ci sono la Procura di Milano dei minori, il Consiglio nazionale degli psicologi, i giovani imprenditori, oltre a tanti educatori e insegnanti.

Il viceministro e i "tecnici" - Il viceministro dell'Istruzione Anna Ascani ha dato il via all'evento in compagnia della conduttrice Camila Raznovich e di Luca Bernardo. E, dopo il momento del gioco e dell'aggregazione, c'è un pomeriggio a una serie di talk show su informazione e formazione, all'Auditorium Testori di Regione Lombardia, in cui i 300 insegnanti presenti si potranno confrontare con i tecnici del settore: gli esperti, gli educatori, ma anche gli esponenti di Procura e forze dell'ordine, con i quali gli operatori impegnati sul campo potranno apprendere quali strumenti utilizzare per fermare davvero il bullismo. A coordinare la seconda parte della giornata la giornalista Federica Bosco, particolarmente sensibile ai fenomeni di prevaricazione tra i giovani.  

Esperti contro l'emergenza - "Oggi in Italia si lavora a macchia di leopardo - dice Bernardo -. Il risultato è che queste problematiche aumentano. C'è troppa approssimazione nella gestione del problema perché la buona volontà non basta. Serve una formazione specifica, servono persone che sappiano come prevenire l'emergenza. Il disagio giovanile è sempre più pesante, tra baby gang e violenza minorile: ci vuole una prevenzione messa in atto da esperti".

Gli stessi che hanno dato il loro contributo per una giornata di reale conoscenza del problema: dal procuratore del tribunale per i minori di Milano Ciro Cascano al dirigente delle scuole di polo per il contrasto al bullismo Guido Garlati, a Luca Bernardo, a Francesca Maisano, responsabile degli ambulatori del disagio della Casa pediatrica di Milano. Al dibattito parteciperanno anche il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia Alessandro Galimberti, Elisabetta Scala del Moige, Andrea Donati dell'Associazione Banda degli onesti.