Cosa resterà della 70.esima edizione del Festival di Sanremo? Sicuramente la clamorosa lite tra Bugo e Morgan con la conseguente squalifica e gli estrosi travestimenti di Achile Lauro. Ma anche momenti commoventi come il saluto a Vincenzo Mollica, l'ospitata di Paolo Palumbo e il monologo di Rula Jebreal. Ecco i 10 momenti indimenticabili.
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IL BACIO TRA FIORELLO E TIZIANO FERRO
La polemica che li ha visti coinvolti è stata in realtà una delle cose meno edificanti di questo Sanremo. Una tempesta in un bicchier d'acqua che si poteva tranquillamente evitare. Però il modo in cui ne sono usciti è stato il migliore possibile.
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La pace fatta tra Fiorello e Tiziano Ferro
LE PERFORMANCE DI ACHILLE LAURO
La canzone non era sicuramente tra le migliori in gara e, forse, era anche inferiore a "Rolls Royce" portata l'anno scorso. Ma non c'è dubbio che Achille Lauro abbia interpretato la sua partecipazione al Festival in una chiave più ampia, in cui il brano era solo una parte. E così con i suoi travestimenti ha monopolizzato l'attenzione del pubblico.
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Achille Lauro nei panni della Marchesa Casati Stampa
LA LITE TRA MORGAN E BUGO
Alla fine è stato il caso più clamoroso del Festival. Erano in molti ad avere dei dubbi sulla loro presenza, per via delle bizze del passato dei due protagonisti. Ma tutti avrebbero invece messo la mano sul fuoco sulla solidità della loro amicizia. E invece...
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IL MONOLOGO DI RULA JEBREAL
La sua presenza era stata preceduta da polemiche fortissime per il suo essere "donna di parte". Poi una volta sul palco ha zittito tutti con un monologo sulla violenza sulle donne che era un pugno nello stomaco.
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Rula Jebreal legge il suo toccante monologo
FIORELLO IN VERSIONE MARIA DE FILIPPI
Mattatore per quasi tutte le serate (giovedì si è preso un giorno di riposo), Fiorello ha alternato momenti strepitosi ad altri meno riusciti. Tra le cose migliori il suo travestimento da Maria De Filippi per pagare una scommessa persa sugli ascolti, completato dalla chiamata della vera De Filippi.
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Maria De Filippi chiama Fiorello in diretta
IL RAPPER COLPITO DALLA SLA
Qualcuno ha criticato parlando di sfruttamento del dolore a fini spettacolari, ma la presenza di Paolo Palumbo sul palco dell'Ariston è stato un momento di reale commozione. E il suo volersi presentare non come un ragazzo sfortunato ma come uno che non si è arreso è un messaggio importante.
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Paolo Palumbo, malato di Sla, con Amadeus, Kumalibre e Cristian Pintus
IL MINI CONCERTO DI ZUCCHERO
Tra i tanti ospiti la sua "messa blues" è stata una delle performance più apprezzate. Un mini concerto tra passato e presente che scaldato l'Ariston e i telespettatori.
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Zucchero
IL "CANTICO" DI BENIGNI
Una volta era considerato un monumento nazionale, oggi invece è spesso oggetto di attacchi persino sopra le righe. Il monologo sul "Cantico dei cantici" non era inedito, ma resta comunque un momento alto da ricordare nella storia della televisione.
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IL SALUTO A VINCENZO MOLLICA
Vera istituzione del giornalismo musicale, minato dai problemi di salute ha vissuto l'ultimo Sanremo prima della pensione. Commovente l'omaggio che gli è stato tributato all'Ariston.
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LO SCIPPO DI PIERO PELU'
Anche se alla fine è rimasto fuori dal podio, per Piero Pelù questo Sanremo è stato trionfale. Una serie di esibizioni in crescendo, dove ha messo in campo tutta la sua esperienza e il suo carisma. Fino all'apice della finale, quando sceso in platea ha "scippato" la borsa di gran lusso a una delle spettatrici in sala.
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