Il primo Suv

Aston Martin DBX, il modello della svolta

Si chiama DBX ed è il primo Suv nella storia di Aston Martin, che ha già raccolto 1.800 ordini

Per Aston Martin si aprono scenari tutti nuovi. Il primo Suv della sua storia, DBX, ha già raccolto 1.800 ordini nonostante lʼavvio della produzione sia prevista soltanto a primavera inoltrata. Ma per crescere la Casa di Gaydon ha bisogno di capitali freschi, e così ha accolto fra i soci Lawrence Stroll, il proprietario del team di Formula 1 Racing Point (lʼex Force India).

Un investimento pari a 182 milioni di sterline quello del miliardario canadese (sono 216 milioni di euro), per acquisire il 16,7% di Aston Martin e proiettarla magari nel circus della Formula 1. Ma prima bisogna soddisfare i tanti clienti che guideranno il primo Suv del brand, per il quale è stato costruito un nuovo stabilimento ad hoc a St. Athan, nel Galles. Rientrare nellʼinvestimento, in tempi di Brexit, è la prima scommessa del management e dei soci, che già hanno fatto sapere come la proiezione di Aston Martin nel settore dellʼalimentazione elettrica sarà spostata al 2025.

Il Suv DBX monta un motore 8 cilindri biturbo benzina da 4 litri, che sviluppa la potenza di 550 CV e 700 Nm di coppia massima. Ciò gli consente, a dispetto della mole e del peso di 2.245 kg in ordina di marcia, di passare da 0 a 100 km/h in circa 4,5 secondi, per una velocità massima di 290 orari. Il V8 è un motore di concezione moderna, che conta sulla tecnologia della disattivazione dei cilindri (cylinder on demand), cioè da 8 passano a 4 in caso di marcia a bassi regimi, per ottimizzare i consumi e le emissioni.

Aston Martin ha già annunciato i prezzi del veicolo nel Regno Unito: 158.000 sterline. Sul mercato italiano significa una base di partenza di almeno 200.000 euro.

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