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Treno deragliato nel Lodigiano, il pm: "Non adeguata l'attività degli operai"

I dipendenti di Rfi intervenuti sul binario, per il momento, sono stati destinati ad altro incarico. Lunedì gli accertamenti sulla funzionalità dello scambio

I cinque operai intervenuti sullo svincolo in corrispondenza del quale si è verificato il deragliamento del treno Frecciarossa 9595 Milano-Salerno sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura di Lodi. Nell'avviso di garanzia il pm ha infatti scritto che avrebbero svolto "l'attività in modo non adeguato". Lunedì verranno svolti gli accertamenti sulla funzionalità dello scambio dai consulenti incaricati dalla Procura.

Perché lo scambio non si trovava nella giusta posizione e perché il sistema centrale non lo ha rilevato indicando invece il "giusto tracciato" al personale del Frecciarossa? Sono i quesiti a cui stanno cercando di rispondere gli agenti della Polfer che si avvarranno anche della ricostruzione tridimensionale del luogo dell'incidente, come già avvenuto due anni fa in occasione del deragliamento del treno a Pioltello.

Frecciarossa deragliato, il carrello come un missile si schianta su un edificio

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Il treno Av 9595 andava quasi alla massima velocità prevista, circa 290 chilometri orari, deragliato in provincia di Lodi. Il particolare emerge dal riserbo investigativo sui primi accertamenti tecnici, condotti da Polfer e vigili del fuoco. Il convoglio infatti viaggiava su un tratto rettilineo e in alta velocità, quando, pare all'altezza di uno scambio, meno di un chilometro prima di dove si sono fermate le carrozze, è "sviato".

I consulenti della Procura di Lodi, che riceveranno il formale incarico lunedì 10 febbraio, dovranno svolgere, "al più presto, le attività irripetibili volte a accertare la funzionalità dello scambio e di tutti i dispositivi a esso collegati". Gli accertamenti "verranno svolti con la massima celerità per consentire il più celere sgombero dei vagoni coinvolti nell'incidente e il ripristino del tratto di linea interessato dal deragliamento".

I sindacati, che hanno indetto due ore di sciopero, rifiutano l'ipotesi di un errore umano commesso dalla squadra di cinque operai che erano intervenuti sullo scambio poco prima come unica causa dell'incidente. I lavoratori, seguendo una normale procedura, sono stati intanto destinati ad incarichi di ufficio, in attesa degli esiti delle inchieste aperte dalle Ferrovie e dalla Procura di Lodi.

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