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Ex Ilva, governo: "Ci sono le basi per un accordo ma ArcelorMittal revochi la volontà di recesso" 

L'obiettivo è fare del polo siderurgico di Taranto "un leader europeo dell'acciaio verde, creando nel Mezzogiorno il primo esempio concreto di attuazione del green new deal"

IPA

E' stata raggiunta un'intesa tecnica fra i rappresentanti legali di ArcelorMittal e quelli di Ilva in amministrazione straordinaria. Si tratta di "un passo importante verso un complessivo miglioramento dell'assetto dello stabilimento di Taranto", comunica la presidenza del Consiglio "Tutto ciò - aggiunge - sul presupposto che Arcelor revochi il proposito di recesso e rinunci alla azione civile intrapresa presso il Tribunale di Milano".

"Sono state poste le basi per arrivare, entro la fine del mese, a un nuovo rapporto contrattuale tra le parti che preveda, fra l'altro, la concreta possibilità di un investimento pubblico nella società che gestisce l'impianto, in modo da garantire ancor più efficacemente il perseguimento della politica industriale del governo, che mira a coniugare ambiente, innovazione, occupazione e crescita", si legge nella nota congiunta di Palazzo Chigi, ministero dell'Economia e ministero dello Sviluppo economico.

"Il nostro obiettivo - viene sottolineato - è quello di fare del polo siderurgico di Taranto un leader europeo dell'acciaio verde, creando nel Mezzogiorno il primo esempio concreto di attuazione del green new deal, motivo per il quale ci aspettiamo, peraltro, che l'Unione europea guardi con favore a questo ambizioso e sfidante progetto. Con l'auspicato intervento dello Stato si avvia un nuovo ciclo di investimenti su cui il governo potrà esercitare un controllo diretto per assicurare crescita e sostenibilità ambientale e sociale".

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