"Sto bene, mi sento tranquillo. Al momento non ho nessun disagio particolare". Sono le parole riferite agli altri italiani in quarantena dal 29enne ricoverato all'ospedale Spallanzani di Roma e risultato positivo al test del coronavirus. Gli altri 55 connazionali, ancora in quarantena alla Cecchignola, lo seguono e lo supportano costantemente anche a distanza. A Chieti, intanto, è risultato negativo un 43enne rientrato dalla Cina il 28 gennaio.
Pochi contatti tra gli italiani in quarantena La notizia del caso sospetto è stata accolta con iniziale apprensione dagli altri italiani, 55, che si trovano alla Cecchignola: "Adesso siamo sereni, dopo qualche ora di preoccupazione ora ci sentiamo tranquilli. I medici militari - hanno detto alcuni dei connazionali - ci hanno spiegato che tutti i nostri tamponi faringei sono negativi". E con la persona risultata positiva, hanno poi precisato, "abbiamo avuto pochi contatti in questi giorni. Prima che fosse trasferito allo Spallanzani, lui si trovava in una stanza singola".
A Wuhan per gli italiani i test previsti dall'Oms Il 2 febbraio i 56 italiani erano stati sottoposti, poco prima che partissero da Wuhan, al controllo della temperatura previsto dalle linee guida internazionali dell'Oms, ma non al tampone faringeo, esame che è stato eseguito su di loro non appena in Italia. In questo periodo di sorveglianza sanitaria, il controllo con il tampone per i 55 alla Cecchignola viene eseguito ogni 2-3 giorni.
Undici ricoverati allo Spallanzani, cinque attendono l'esito dei test I pazienti ricoverati allo Spallanzani sono undici e tra questi cinque, sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus, sono in attesa di un esito. Tre sono pazienti che, risultati negativi al test del coronavirus, rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici. Tre infine i casi confermati: la coppia cinese e il giovane proveniente dalla Cecchignola.
Chieti, negativo il 43enne in osservazione precauzionale Intanto il 43enne italiano, residente in provincia di Chieti, che il 28 gennaio era rientrato dalla Cina e che si è presentato spontaneamente al pronto soccorso dell'ospedale di Chieti, è risultato positivo solo al test dell'influenza di tipo A. Le autorità sanitarie sono comunque in attesa del secondo responso da parte dell'ospedale Spallanzani di Roma per confermare definitivamente la diagnosi di non contagio da Coronavirus.