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Cyberbullismo, l'appello del padre di Carolina Picchio: "Abbracciate i vostri figli, al virtuale contrapponete il reale"

La ragazza si tolse la vita nel 2013 a 14 anni dopo le ripetute offese sul web

"Aveva una gioia di vivere, ma è stata la prima vittima acclarata del cyberbullismo. Nel momento in cui la gente ha visto il video, Carolina è stata bersagliata da una serie infinita di insulti e non ha retto". E' il drammatico ricordo di Paolo, padre di Carolina Picchio, la ragazzina che nel 2013 si tolse la vita dopo violente offese sul web. "Le parole fanno più male delle botte", scrisse Carolina in una lettera ai bulli. A suo nome è nata una fondazione per contrastare il cyberbullismo.

"Da questo dolore è nata la necessità di fare qualcosa per i ragazzi", spiega Paolo Picchio che lancia un appello agli altri genitori: "Abbracciate i vostri figli. Il contrario di virtuale non è reale ma fisico, nel dolore non c'è niente di virtuale".

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