Secondo la procura di Lodi ci sarebbe uno scambio in una posizione sbagliata, dopo alcuni lavori effettuati sulla linea, dietro l'incidente ferroviario avvenuto giovedì all'alba all'altezza di Casalpusterlengo, in cui sono rimasti uccisi i due macchinisti e altre 31 persone hanno riportato ferite. Aperto un fascicolo per disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose.
Il deragliamento Sono le 5:34 di giovedì mattina quando il Frecciarossa 1000 AV 9565, il primo della giornata a partire e che ha lasciato da 24 minuti la stazione Centrale di Milano, deraglia. All'altezza di uno scambio a Ospedaletto Lodigiano, dove si trova un edificio della manutenzione, mentre il treno viaggia a 300 km/h, quasi il massimo consentito, un rumore forte come un boato scuote i passeggeri ancora assonnati, molti vengono sbalzati dalle poltrone, le luci si spengono, le valigie cadono dalle cappelliere.
A bordo è il panico: non sanno che la motrice è appena deragliata e, grazie ai sistemi di sicurezza, si stacca dal resto del convoglio. Dopo aver urtato due carri della manutenzione parcheggiati su un binario adiacente e aver colpito l'angolo dell'edificio il locomotore termina la sua corsa.
Due vittime e 31 feriti, ma"poteva essere una carneficina"Per i due macchinisti, Giuseppe Cicciù, di 51 anni, di Reggio Calabria, e Mario Di Cuonzo, di 59, di Capua ma residente a Pioltello, a cui mancava un anno per la pensione, non c'è modo di salvarsi. Sono sbalzati fuori dal Frecciarossa e muoiono sul colpo: un corpo trovato non lontano dalla motrice, l'altro a una cinquantina di metri di distanza. Il resto del treno rimane sulla sede ferroviaria anche se completamente fuori dai binari, la seconda carrozza girata su un fianco. E' quello, insieme al fatto che le prime carrozze sono quasi vuote, che alla fine fa stilare un bilancio che, seppur grave, è minore di quello che ci si può aspettare da un evento del genere: 2 morti e 31 feriti, nessuno dei quali in gravi condizioni.
"Poteva essere una carneficina" dice il prefetto di Lodi, Marcello Cardona, tra i primi a giungere sul posto. Quando i vigili del fuoco arrivano, a 15 minuti dal deragliamento gli occupanti del treno sono già usciti con le loro gambe, tranne uno, un pulitore, che ha un arto fratturato.
L'ipotesi dello scambio "difettoso" dopo alcuni lavori In una regione che ancora non ha smaltito il dramma dell'incidente di Pioltello, che due anni fa costò la vita a tre persone, ora si lavora per capire il motivo per cui un treno nuovissimo, una delle eccellenze del trasporto ferroviario italiano, sia potuto uscire dai binari. Il treno è "deragliato all'altezza di uno scambio che doveva essere posto in una certa posizione e così non era" informa il Procuratore di Lodi Domenico Chiaro. Uno scambio, a meno di un chilometro prima di dove si è arrestato il treno continuando la sua corsa per inerzia, dove erano stati eseguiti lavori di manutenzione nella notte e fermati poco prima, intorno alle 5 del mattino. Sarebbe stato sostituito un "deviatoio", ovvero un pezzo dello scambio stesso.
Aperto un fascicolo omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose per Toccherà alla Procura di Lodi, che indaga a carico di ignoti "per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose", accertare le responsabilità per un disastro che non colpisce solo il treno deragliato ma le decine di migliaia di persone che ogni giorno viaggiano sull'alta velocità, per un Paese che ha sempre ritenuto il treno, e in particolare quelli dell'alta velocità, un mezzo sicurissimo e sul quale non si può lasciare che aleggi un'ombra.
Traffico in tilt La circolazione dell'alta velocità è stata a lungo sospesa fra Milano e Bologna e i treni, spostati sulla linea tradizione Milano-Piacenza, hanno subito ritardi fino a un'ora. Anche per la giornata di venerdì, ha comunicato Rfi, sarà riprogrammato il traffico dei treni alta velocità media-lunga percorrenza e regionali. La riprogrammazione "proseguirà fino al termine degli accertamenti predisposti dall'autorità giudiziaria e il ripristino dell'infrastruttura ferroviaria".