GIOCHI PER IL VOSTRO SMARTPHONE

Secret Oops!, un gioco in realtà aumentata tutto italiano alla conquista di Apple Arcade

Dai ragazzi di MixedBag arriva un nuovo videogioco per mobile, pronto per essere scaricato da tutti gli abbonati al servizio di Apple

di Paolo Paglianti

© IGN

Un gioco tutto italiano arriva nell’esclusiva selezione di Apple per il suo Arcade, il servizio "flat" con cui, pagando un abbonamento di meno di 5 euro al mese, si gioca a tutto quello che c’è senza ulteriori pagamenti. Non solo è divertentissimo – specie se giocato con amici, ma Secret Oops! è anche uno dei giochi più riusciti in Realtà Aumentata.

Il mio nome è Charles, Agente speciale Charles. Vi diranno che sono un idiota, ma la colpa non è mia. C’è qualcuno che dovrebbe aprire le porte e fermare raggi laser, ma spesso non lo fa abbastanza velocemente. Lo sento ridere e prendermi in giro, ma quello che poi viene fatto a fette da rasoi laser o inseguito dai robot sono io.

Non ha tutti i torti, l’agente Charles. Certo, è un agente segreto che lavora per un’agenzia guidata da piccioni (robotici) – non è un insulto, sono letteralmente dei piccioni meccanici - e c’è anche da dire che da solo, l’agente Charles, non è in grado nemmeno di aprire una porta antipanico. Ma se c’è qualcuno da incolpare dovete guardarvi allo specchio. C’è l’apposita modalità sul vostro cellulare, peraltro.

In Secret Oops! il vostro compito sarà proprio quello di facilitare la vita di Charles: lui appare in un livello grossomodo quadrato, generalmente l’interno di una oscura e sperduta base segreta nemica da violare. Appena lo toccate, Charles si desta dal dopo sbronza post inizio livello e inizia a camminare.

È un po’ un lemming, da questo punto di vista: se trova una porta chiusa, si ferma davanti ad essa come se fosse di fronte a un capolavoro di Jan Vermeer colto da una crisi di sindrome di Stendhal, incapace non dico di usare la maniglia ma nemmeno spingere il battente. Se c’è una graticola di raggi laser, non solo non è in grado di esibirsi in una piroetta ninja alla Cat Woman per evitarli con un balzo felino, ma ci va dritto in mezzo per farsi affettare chirurgicamente in otto strati. 

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Quindi, dovrete pensarci voi: toccando gli ostacoli o premendo i tastoni colorati ai bordi della mappa di gioco al momento giusto, aprirete la strada all’agente Charles e lo farete arrivare a fine corsa tutto intero e soddisfatto di aver esportato democrazia in un altro livello. Se fallirete, Charles farà una brutta fine. Una specie di Tower Defense al contrario, dove dovrete disattivare gli ostacoli invece di piazzarli e l’obiettivo è far sopravvivere l’invasore invece che farlo fuori nel modo più veloce e orribile.

Ci sono due modi di affrontare Secret Oops! Il primo è di giocarlo sul vostro cellulare, come qualsiasi altro gioco. La difficoltà in questo caso è data dal fatto che il livello è molto piccolo, sullo schermo del vostro iPhone, e quindi vi aggroviglierete le dita tentando di aprire quella dannata porta. Spesso, toccherete il “device” anti intrusione sbagliato. Parlando dei quattro pulsantoni colorati, è anche peggio: essendo alla base della mappa tridimensionale, dovrete ruotarla e poi premerli, con il risultato che l’agente Charles farà le spese molto spesso della vostra goffaggine. In questa modalità, Secret Oops! è un gioco anche abbastanza frustrante.

E non dovete stupirvi: tutto questo perché Secret Ops! è pensato per essere giocato in Realtà Aumentata, quella roba che avete visto in dozzine di film di fantascienza degli anni ‘90 e 2000, e che è arrivata sul vostro cellulare senza che ve ne siate nemmeno accorti. Per dire, probabilmente non saprete che sul vostro cellulare c’è una App che si chiama Google Translator che vi permette di riprendere con la fotocamera un cartello in russo, mandarino o bergamasco e – zac! – sullo schermo dell’iPhone vedrete lo stesso cartello tradotto in italiano (o tedesco, o bresciano a seconda dei vostri gusti), persino con lo stesso font del cartello prima incomprensibile.

Di base, la Realtà Virtuale vi mette due schermi davanti agli occhi che creano un mondo, per l’appunto, virtuale, la Realtà Aumentata migliora la realtà attorno a voi. Nell’attesa che Google, Apple o Microsoft creino gli occhialini o le lenti a contatto per vedere tutti questi miglioramenti, possiamo usare il cellulare che abbiamo già tutti in tasca a costo zero, avendo già fatto l’investimento per comprare iPhone o Samsung. 

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Secret Oops! è proprio pensato per questa modalità. Inquadrate un tavolo in casa vostra, abbastanza ampio e illuminato, e la App creerà la mappa di gioco e la “appiccicherà” nel mondo virtuale su quel tavolo. A quel punto, giocando a Secret Oops!, dovrete spostarvi attorno al tavolo velocemente per “vedere” la situazione di Charles dal punto di vista migliore e attivare porte e pulsanti inquadrando la mappa virtuale “aumentata” sul tavolo.

Così il gioco non solo funziona molto meglio, ma è dannatamente molto più divertente. Aggiungete il fatto che se reclutate due o tre amici muniti di i-Telefonino Apple e con Arcade, potrete giocare in Coop aiutandovi tra voi per salvare l’agente Charles in compagnia, ridendo tutti come dei matti. “Dovevi aprirla tu quella porta”, “no, toccava a te, io stavo pensando alla valigetta nascosta” e giù insulti e risate. 

Avrà più successo la Realtà Aumentata o quella virtuale? L’abbiamo chiesto proprio Mauro Fanelli, CEO e Creative Director di Mixed Bag, il developer che ha realizzato questo videogame:

“Secret Oops! è un gioco nato per la realtà aumentata e l’idea è sempre stata quella di sfruttare al meglio la tecnologia e le sue possibilità, cercando di proporre qualcosa di innovativo e ‘infattibile’ con controlli tradizionali. Da amante della tecnologia sono un grande sostenitore sia della Realtà Virtuale che della Realtà Aumentata. Abbiamo da poco un Oculus Quest in ufficio e penso sia un device fantastico! Penso però che a livello di pura diffusione, l’AR abbia più possibilità di diventare pervasiva in quanto meno ’isolante’ e più accessibile per l’utente comune. Sarà però chiave un ulteriore passaggio tecnologico, ovvero la commercializzazione di appositi occhiali AR: l’uso del telefono/tablet al momento è un buon compromesso, ma non sufficiente per permettere alla tecnologia di sfondare veramente”.

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Secret Oops! ci è sembra quasi un “gioco in scatola” digitale e in Realtà Aumentata: a cosa vi siete ispirati?

“In realtà quando abbiamo iniziato a ideare Secret Oops! non è stato immediato il collegamento con il mondo dei board game. L’idea era di creare un gioco in cui fosse fondamentale la collaborazione tra i giocatori, ma dove al tempo stesso si generasse entropia in modo naturale: due delle fonti principali di ispirazione sono infatti stati Overcooked e Spaceteam.
Più siamo andati avanti con lo sviluppo e più ci siamo però accorti che il gioco assomigliava a un board game action, con interazioni molto fisiche, e abbiamo deciso di inserire il concetto dello Spymatic 3000 e di sottolineare quindi ancora di più il concetto di tabellone da gioco interattivo”.

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Ma come si arriva su Arcade di Apple partendo dall’Italia?

“Come team abbiamo sempre lavorato su iOS e su piattaforme Apple. Anche se pochi lo sanno visti i nostri trascorsi su console, MixedBag è nata inizialmente come studio mobile nel lontano 2011, con l’obiettivo di sviluppare e distribuire giochi su iPhone ed iPad: forma.8 è stato inizialmente concepito, ad esempio, come gioco iPad, mentre Futuridium è stato un gioco di lancio di Apple TV”, ci racconta Mauro.

“Per quanto riguarda Secret Oops!, abbiamo proposto l’idea ad Apple un anno fa circa e, dopo poco tempo, siamo stati ricontattati e ci è stato illustrato il progetto Arcade. Da lì è iniziato l’iter per portare il gioco sulla piattaforma. Con un gioco particolare come Secret Oops!, la collaborazione con Apple è stata chiave per portare a compimento il progetto: è un gioco fattibile solo con il forte supporto di un first party, proprio in virtù della tecnologia e del particolare game play proposto”. Insomma, ce la si può fare, con l’idea giusta. 

Secret Oops! è disponibile su iOS (ma funziona anche su Mac e Apple TV!) e fa parte dell'abbonamento Apple Arcade, noi l'abbiamo provato su iPhone 11.