Ammainata dal Parlamento europeo la bandiera britannica, ora si fanno i conti di quanto il divorzio della Gran Bretagna potrebbe costare. A partire da adesso, l’Unione Europea è più piccola, perché perde per la prima volta nella sua storia un Paese membro. Avrà 66 milioni di cittadini in meno, ma a pesare sarà soprattutto il buco sul prossimo bilancio comunitario: verranno a mancare, infatti, circa 13 miliardi di euro. E non è poco, se si pensa che la somma dovrà essere coperta dagli altri contribuenti europei, Italia compresa.
Nel Regno Unito risiedono oggi 3,5 milioni di cittadini provenienti da Paesi europei, tra questi circa 400mila italiani registrati all’anagrafe consolare, che diventano 700mila se si considerano anche coloro che non sono registrati. Per i nostri connazionali c'è tempo fino a giugno del prossimo anno per iscriversi al "settlement scheme", un programma che consente di restare nel Regno Unito e mantenere tutti i diritti garantiti prima della Brexit.
Potrebbero aumentare le tasse che gli studenti italiani pagano per continuare gli studi nel Regno Unito: da 9000 sterline che mediamente si pagano attualmente se ne potrebbero dover sborsare 10mila. ;a il principale nodo da sciogliere riguarda il commercio: l'import dall'Italia è di 3,4 miliardi di euro. Se non ci saranno accordi precisi c'è il rischio che tornino le dogane e, con le frontiere, i dazi.
BREXIT RIDISEGNA LA GEOGRAFIA: GADHEIM NUOVO CENTRO D'EUROPA