Coronavirus, controlli anche nei porti | Via ai rimpatri da lunedì, il commissario Borrelli: "Le frontiere restano aperte"
Sospesi i visti in ingresso in Italia dalla Cina. Negli aeroporti intensificati i controlli medici anche sui passeggeri dei voli in transito. Pechino conferma 45 nuovi decessi, il bilancio delle vittime sale a 304
Un ponte aereo da lunedì per riportare a casa i turisti cinesi rimasti bloccati dopo lo stop dei collegamenti e far rientrare gli italiani che vogliono lasciare la Cina, controlli sanitari nei porti e sui voli in transito, sospensione dei visti di ingresso in Italia dalla Cina. Sono le prime misure messe a punto nel Comitato operativo della Protezione civile dal Commissario straordinario Angelo Borrelli per far fronte all'emergenza coronavirus.
Via ai rimpatri da e per la Cina Il piano del governo per contenere il rischio contagio ed evitare la diffusione del coronavirus entrerà in vigore non appena saranno definiti i dettagli tecnici e operativi. Si parte lunedì con 5 voli dell'Air China che arriveranno in Italia per riportare a casa i turisti cinesi rimasti bloccati dopo lo stop dei collegamenti. Ma gli aerei, almeno questa è l'idea di Borrelli, non dovrebbero arrivare vuoti: l'obiettivo è cominciare a far rientrare i primi italiani che vogliono lasciare la Cina. La gestione è in mano alla Farnesina e all'Enac, nominati soggetti attuatori.
Termoscanner negli aeroporti Negli aeroporti saranno intensificati i controlli medici. Le procedure sanitarie già in vigore verranno estese a tutti i voli provenienti dalla Cina passando per scali intermedi. Ma non solo. Visto che si tratta di controllare migliaia di persone, spiega il Commissario, "stiamo immaginando ulteriori misure. Organizzeremo negli aeroporti delle aree attrezzate con termoscanner in cui tutti i passeggeri in entrata e in uscita dovranno transitare. Lo strumento ci permetterà di individuare chi ha la temperatura fuori dalla norma".
Stretta anche sui porti, ma le frontiere restano aperte Già da domenica scatteranno le verifiche nei porti: i medici potranno salire a bordo di tutte le navi in transito, sia mercantili, sia da crociera, per fare analisi ed esami. Borrelli ha assicurato però che non verranno chiuse le frontiere "Stiamo lavorando per capire come potenziare i controlli su treni e auto in arrivo nel paese, ma non ci sono oggi, in Europa e in Italia, condizioni tali che possano far ipotizzare una chiusura delle frontiere. Sarebbe una misura veramente assurda".
Stop ai visti, apertura alla circolazione delle merci L'altra "apertura" è quella verso la circolazione delle merci. "Al momento è tutto fermo, ma è una misura troppo restrittiva", ha spiegato Borrelli, sottolineando la necessità di riaprire i collegamenti in particolare per il materiale medico sanitario, come ad esempio le provette per le analisi che dall'Italia devono arrivare in Cina. Scatta invece il blocco per i visti di ingresso in Italia dalla Cina. Il sottosegretario al Turismo Lorenza Bonaccorsi ha fatto sapere che è stata sospesa la concessione in Cina da parte delle agenzie autorizzate. Verranno dati quelli dei consolati ma solo "per motivi familiari o casi di conclamata e acclarata urgenza".
Sale a 304 il bilancio delle vittime Intanto è salito a 304 morti il bilancio delle vittime. Lo rende noto il governo cinese che parla di 45 nuovi decessi. I nuovi contagi sono invece 1.921. Si tratta di persone contagiate nella provincia di Hubei, epicentro del virus. Salgono così a 13.700 le persone contagiate in tutto il Paese.
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