Il presidente palestinese Abu Mazen ha annunciato la rottura di "tutte le relazioni", comprese quelle di sicurezza, con Israele e Stati Uniti. Il motivo è che i due Paesi, con il Piano Trump, hanno violato "gli accordi internazionali, inclusi quelli che hanno condotto alla creazione dello Stato di Israele". Al tempo stesso ha ammonito che il Piano "avrà ripercussioni su entrambi le parti del conflitto e l'intera regione".
Il presidente dell'Anp ha detto di aver trasmesso il messaggio al premier israeliano Benjamin Netanyahu e ha chiesto che lo Stato ebraico si "assuma le responsabilità come potenza occupante" dei Territori palestinesi. Mentre i palestinesi "hanno il diritto di continuare la loro legittima lotta con mezzi pacifici per mettere fine all'occupazione". Il Piano americano presenta, tra le criticità, l'annessione a Israele di colonie create dopo l'occupazione nel 1967, in particolare quelle nella valle del Giordano. L'Onu e una gran parte della comunita' internazionale considera illegali quelle colonie.
Il Piano di pace alternativo di Abu Mazen all'Onu Il ministro degli Esteri palestinese Riad al-Maliki ha annunciato che il presidente Abu Mazen presenterà all'Onu un "Piano alternativo" di pace sul Medio Oriente a quello di Trump. La proposta - secondo i media - sarà illustrata durante un discorso di Abu Mazen al Consiglio di sicurezza dell'Onu, l'11 febbraio.