La polizia di Novara ha arrestato un uomo e denunciato un minorenne per aver lanciato durante la notte un masso di 8 chili e un cartello stradale da un cavalcavia sull’autostrada A4 Torino-Milano, nei pressi dell’uscita di Vicolungo. I lanci hanno prodotto solo danni materiali a diversi mezzi in transito. Gli investigatori non escludono un collegamento con altri casi accaduti sempre in provincia di Novara, lungo la tangenziale cittadina e l'A4.
Le indagini sono iniziate nei giorni scorsi in seguito al lancio da un cavalcavia di un sasso di tre chili e di un tombino di 8 chili, che avevano colpito un autoarticolato e due auto in transito senza fortunatamente provocare feriti, La polizia ha subito adottato ogni accorgimento finalizzato a scongiurare ulteriori episodi, intensificando i servizi di vigilanza anche con pattuglie in abiti civili e facendo saldare tutti i tombini presenti nei vari cavalcavia autostradali.
I due giovani nella stessa settimana sono tornati nuovamente sul cavalcavia - sempre in ore notturne - e, non potendo più sradicare i tombini a seguito delle contromisure adottate, hanno lanciato questa volta sulla carreggiata autostradale un masso di 8 chili e, dopo averlo divelto, un palo della segnaletica stradale. In quest'ultimo episodio fortunatamente nessuno ha riportato danni, perché sono intervenute immediatamente sia una squadra della Viabilità Satap, concessionaria del tratto autostradale, che ha segnalato e rimosso subito gli ostacoli, sia la pattuglia in abiti civili della polizia stradale che stava vigilando la zona, la quale è riuscita a fermare i due individui mentre si trovavano ancora sul cavalcavia.
L'arresto del maggiorenne è stato convalidato dal gip di Novara, il quale ha confermato per lui la misura della custodia cautelare in carcere, mentre il minorenne è stato denunciato a piede libero e segnalato per gli stessi reati alla procura della Repubblica per i minorenni di Torino.
A gennaio in provincia di Novara sono stati segnalati altri casi di lancio di oggetti lungo le arterie stradali e, per questo motivo, proseguono le indagini per identificare gli autori, non escludendo che possa trattarsi delle stesse persone.