Canta i suoi antenati che lavorarono per anni i campi di cotone del Tennessee, canta i suoi avi che fuggirono in Oklahoma per sfuggire alle persecuzioni razziali. E ancora, i suoi genitori che arrivarono a Los Angeles in cerca di fortuna durante le sommosse per i diritti civili degli afro-americani. Kat Pearson, con la sua voce profonda e potente, con il suo blues capace di incantare, racconta la sua storia e i suoi sogni nel concerto che propone al Blue Note di Milano martedì 4 febbraio.
Le "radici" - L'artista, che vive a Londra, nel locale jazz di Isola eseguirà le canzoni del suo primo album da solista, "My roots", in cui rievoca motivi e sensazioni di una famiglia sempre unita, ricordando con affetto i momenti in cui ci si sedeva accanto al giradischi di casa per ascoltare le parole di Martin Luther King junior sui vinili dell'epoca. La sua famiglia aveva nel sangue il blues e il gospel che oggi Kat ripropone nelle sue serate in giro per il mondo, dopo aver cominciato a coltivare il suo talento musicale nei cori della scuola e della chiesa battista, nella comunità di Long Beach (Los Angeles).
L'avventura della musica - La Pearson ha capito presto che la musica sarebbe stata la sua vita e si è trasferita in Inghilterra dove ha lavorato con artisti del caibro di Chemical Brothers, D-Reem, Jason Rebello. Negli anni Kat ha dato forma a un sound personalissimo mixando la sua esperienza con la musica ingelese con quella delle sue origini, il blues, e dando vita a motivi capaci di grande suggestione. Quelli che il pubblico milanese avrà l'occasione di ritrovare nell'appuntamento al Blue Note.
L'appuntamento con Kat Pearson è martedì 4 febbraio alle 21. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 02 69016888,