EVENTI

La luce del futuro? Si ispira al sole e lo porta dentro casa

Il colosso della tecnologia Dyson sceglie Milano per lanciare a livello globale la sua nuova sfida: riprodurre negli ambienti interni una copia esatta della luce naturale

La luce dell'alba entra in camera da letto senza passare dalla finestra e regala un risveglio secondo natura. Poi cresce nel corso della giornata per accompagnarci nelle nostre attività, aiutandoci a mettere a fuoco tutti i particolari importanti senza sforzare i nostri occhi. Infine, alla sera, ci aiuta a rilassarci accompagnandoci morbidamente verso il sonno.

Le nuove lampade della serie Dyson Lightcycle Morph riportano l'illuminazione di interni alle origini, facendo ricorso alle tecnologie più avanzate. Dopo aver rivoluzionato il mondo delle aspirapolveri e dei purificatori d'aria, il colosso inglese ha scelto Milano, riconosciuta capitale del design mondiale, per la presentazione internazionale dei nuovi dispositivi da tavolo e da terra.

A svelare i diversi modelli è stato Jake Dyson (ingegnere capo e fondatore della divisione Lighting, nonché figlio del fondatore James), accompagnato dalla neuroscienziata Karen Dawe, “Con Dyson Lightcycle Morph abbiamo voluto sfidare le convenzioni legate alla moderna illuminazione artificiale e trovare una soluzione alternativa. Abbiamo quindi sviluppato una lampada che rileva la luce naturale e si adatta in modo intelligente a diversi impieghi, fornendo la giusta illuminazione in ogni momento della giornata, proprio dove serve", ha commentato Dyson.

"La luce passa attraverso i nostri occhi e ci dà informazioni vitali su dove siamo e in quale momento, regola i nostri cicli vitali e condiziona quindi il modo in cui vediamo e viviamo tutti i giorni", ha spiegato la professoressa Dave, reduce da anni di studio delle relazioni tra luce e corpo umano. 

Rispondendo a tutto quello che ormai sappiamo in questo campo, la lampada Dyson Lightcycle Morph usa un algoritmo innovativo, il Daylight Tracking, per rilevare la luce del giorno nel luogo in cui ci si trova ed è così in grado di illuminare una stanza in quattro diversi formati (luce da lavoro, indiretta, da interni e da ambiente) e in base a ciascun momento della giornata e secondo sei diverse modalità.  

Utilizzando i dati di milioni di rilevamenti satellitari delle condizioni di luce nell’atmosfera terrestre in diverse ore del giorno, un microprocessore da 32-bit integrato nella lampada interpreta costantemente questi dati sulla luce del giorno, comunicandoli al driver ottico. Quest’ultimo alimenta i tre led a luce calda e i tre a luce fredda, che lavorano insieme per simulare le temperature di colore della luce del giorno comprese tra 2.700 e 6.500 Kelvin.

Attraverso l'app "Dyson Link" il flusso luminoso viene regolato in base all’attività che l’utente desidera svolgere, ma anche all’età, alla routine quotidiana e alla luce del giorno locale: una persona di 65 anni, infatti, ha bisogno di una quantità di luce quattro volte maggiore rispetto a una di 20 anni. Un sensore di movimento, infine, accende e spegne l'apparecchio quando viene rilevata una presenza umana, evitando così inutili sprechi di energia.