"Non c'è posto per i giochi sparatutto nelle nostre scuole". Così ha esordito Julian Tackett, capo della Commissione Atletica della High School del Kentucky (KHSAA), nella sua mail ai funzionari scolastici, proibendo ai suoi studenti di giocare a Fortnite.
Tackett ha affermato di aver scoperto che PlayVS, partner della KHSAA attraverso la rete delle associazioni delle scuole superiori statali, stava proponendo lo sparattutto di Epic Games nelle competizioni eSports interscolastiche. Il commissario sportivo ha quindi ribadito che né la Kentucky High School né altri stati erano stati avvisati di tale proposta, opponendosi alla sua diffusione.
"Voglio assicurarvi personalmente che stiamo adottando misure proattive per invertire questa decisione", ha dichiarato Tackett nella sua email. Il messaggio di allarme non è arrivato comunque a caso; proprio in questi giorni, infatti, ricorre l'anniversario della tragica sparatoria del 2018 alla Marshall County High School dello stesso stato, in cui due studenti sono morti e molti altri sono rimasti feriti.
"Quando inizi a entrare nei giochi in stile sparatutto, credo che ci sia una linea di demarcazione", ha detto Damian Laymon, l'allenatore del team eSport della Boyle County High School, d'accordo con la decisione di Tackett. "Arrivati alla scuola superiore, bisogna saper scegliere da che parte stare".