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Elodie: "Vengo dalla strada, faccio musica senza regole"

La cantante presenta a Tgcom24 il nuovo lavoro "This is Elodie", è la prima volta che un album "sanremese" esce prima del Festival

ATTILIO CUSANI

Un album concepito come una playlist, in cui il filo conduttore è la libertà. Quella che non è mai mancata a Elodie, l'artista italiana più internazionale, l'unica capace di mescolare pop e rap rimanendo credibile. “This is Elodie” ha 45 autori (da Canova a Levante), 17 produttori, 11 feuturing (Gemitaiz, Neffa, Fabri Fibra) che ne fanno un disco come quelli concepiti all'estero. E che per la prima volta esce prima del Festival (dal 31 gennaio in streaming e digital store), dove gareggia con “Andromeda” (gli autori sono gli amici Mahmood e Durdust, gli stessi di “Soldi”). “Vengo dalla strada, faccio musica senza regole”, racconta a Tgcom24.

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Perché l'album esce prima di Sanremo?

Perché il festival è solo il tassello di un progetto. Non che non sia importante per me, anzi. Vivo nell'ansia. Ma questo è un lavoro che ha radici lontane. Tutto è partito due anni fa con 'Nero Bali'. Da allora ho preso un'altra direzione. Questa estate abbiamo chiuso il cerchio. Ho provinato quasi tutto quello che mi poteva sembrare adatto

Non a caso si chiama 'This is Elodie', quanto ti rappresenta?

Al cento per cento. E' un disco ricco. Ho la fortuna di lavorare con persone che mi hanno capita. E ne sono molto felice. Io che non ho strutture ma sono una grande lavoratrice. Sono come una nuvola

Come hai scelto i brani?

In modo coerente. In base a come vivo, a come penso. Sono nata da un incontro di culture. Io non potrò mai fare nulla senza gli altri così mi piaceva l'idea di esplorare mondi diversi nel suono e accompagnarmi a gente che stimo e che ascolto. E' una sorta di playlist

Quali sono i temi dell'album?

Il mio punto di vista, parlo d'amore ma in modo crudo, io che sono più vicina al rap tra virgolette, ho un modo concreto di parlare. Vengo dalla strada, sono nata in un quartiere popolare di Roma. Sono una attrice delle canzoni ma allo stesso tempo in questo album sono molto vicina a quello che racconta la storia

Perché Sanremo?

Lo amo. E' l'evento che ci fa sentire fieri. Da bambina ascoltavo le canzoni di Giorgia ed Elisa e mi appassionavo. Sono molto legata al Festival. E questo è come se fosse il mio primo Sanremo. Non mi sentivo all'altezza ai tempi di 'Non è colpa mia', ero appena uscita da un talent, mi sentivo fuori luogo, questo invece me lo merito proprio

Di cosa parla Andromeda?

Il testo racconta un momento della mia vita, l'inizio di una relazione. Non c'era un punto di incontro. C'è una donna ferma che si racconta senza troppa vergogna. E' schietta e diretta... la persona che l'ha scritta mi conosce molto bene. E' il mio amico Mamhood (con Durdust, ndr). Parla dell'incontro con Fabio (Marracash, ndr). Non è sempre semplice quando ci sono personalità molto complesse

A proposito, l'unica cover è 'Niente canzoni d'amore' del tuo compagno Marracash...

Non se l'aspettava. Io non gli ho detto niente, l'ha sentita dopo che l'avevo registrata. Gliela ho fatta mandare da Max Brigante. Quando eravamo in vacanza in Oman mi ha detto che gli è piaciuta. E' intervenuto solo per dirmi che c'erano due errori di testo che ho corretto

Neffa invece firma 'Mal di testa', il featuring è di Fabri Fibra... come è andata?

Mi ha sconvolta. Non gliene frega niente di niente. Non pensavo che ci dicesse di sì, invece ha preso il treno e ci ha raggiunti a Milano durante la registrazione. Ero in tensione, mi dava delle indicazioni che io però non capivo. Abbiamo avuto anche una piccola discussione. C'è un momento della canzone che dice 'se non mi riprendo mo non mi riprendo più'. Sul quel 'mo' abbiamo litigato (ride, ndr). A una certo punto ho detto 'io son romana e lo pronuncio così', ho fatto la coatta. Non ci siamo parlati per dieci minuti. E poi è riesplosa la pace 

Elodie ha annunciato due date live, prodotte da Vivo Concerti, durante le quali porterà sul palco tutte le canzoni contenute nel nuovo disco, tra hit e nuovi brani: il 16 aprile a Milano alla Santeria Toscana e il 18 aprile a Roma al Teatro Centrale

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