Il terremoto di magnitudo 6.8 che ha colpito la città di Elazig in Turchia ha causato 35 morti accertati. Ma le squadre speciali incaricate dei soccorsi non si sono perse d'animo e a 28 ore di distanza sono riusciti a salvare una mamma e sua figlia che erano rimaste intrappolate sotto le macerie a una temperatura che durante la notte si era abbassata fino a -5°.
Sono 45 i sopravvissuti e 1.600 i feriti causati dal terremoto nella città di Elazig. I soccorritori hanno installato 9.500 tende e servito 17.000 pasti caldi in una regione del paese che in questa stagione dell'anno raggiunge temperature glaciali. Le squadre speciali non si sono riposate un attimo. Hanno concentrato i loro sforzi nel quartiere di Mustafà Pasa e nella vicina città di Sivrice nella speranza di trovare qualcuno ancora vivo. E, alla fine, il miracolo. Mamma e figlia di due anni sono state trovate tra gli edifici distrutti e portate in salvo.
Solo nella giornata di sabato sono state percepite 680 scosse di assestamento e un altro terremoto, questa volta di magnitudo 4.3, ha colpito domenica mattina anche la vicina provincia di Malatya. L'agenzia Afad che gestisce l'emergenza ha riferito che 76 edifici sono stati distrutti e altri 1.000 danneggiati. Sono 3.500 gli esperti impiegati nelle operazioni di soccorso supportati anche da droni aerei senza equipaggio per sorvegliare i quartieri danneggiati e coordinare gli sforzi di salvataggio.