Virus Cina, le vittime salgono a 80: "L'epidemia accelera" | Sindaco di Wuhan: "Mi aspetto mille contagi in più"
Annunciate numerose misure di contenimento in tutto il Paese, dove ormai è difficile spostarsi da una città all'altra. Oms: "In Vietnam il primo caso di contagio non importato"
Il bilancio delle vittime del coronavirus in Cina è salito a 80 e il numero di persone infette in tutto il Paese supera i 2.300. E' l'ultimo bilancio diffuso dalle autorità, salito a poche ore dall'ultimo bollettino. "L'epidemia sta accelerando", ha detto il presidente cinese, Xi Jinping. Il sindaco di Wuhan, da dove è partito il contagio ha detto alla tv di Stato di aspettarsi "almeno un migliaio di contagi in più".
Nelle ultime 24 ore, sono morte 15 persone e almeno 688 nuovi casi sono stati confermati, secondo la Commissione nazionale per la Salute. Dei nuovi decessi, 13 si sono verificati nella provincia di Hubei, quella di Wuhan.
Ma Xiaowe, ministro della Commissione sanitaria nazionale di Pechino, non nasconde la preoccupazione. "La capacità di diffusione del virus si stia rafforzando e il periodo di incubazione può variare tra 1 e 14 giorni", ha detto. Xiaowe h apoi aggiunto che questo coronavirus, su cui "si hanno al momento conoscenze limitate", si trasmette "anche durante l’incubazione, diversamente da quello della Sars".
Le persone in arrivo alle stazioni ferroviarie di Shantou saranno sottoposte a screening e "invitate a tornare indietro", hanno affermato le autorità cittadine che però escludono l'isolamento. Autobus, traghetti, trasporti pubblici e taxi resteranno fermi, hanno annunciato le autorità di Shantou sul loro account ufficiale sui social media. Le misure mirano a "non risparmiare sforzi per la prevenzione e il controllo" dell'epidemia, hanno detto i funzionari di Shantou, e a "tagliare i canali di diffusione del virus".
E' Xi'an la terza città cinese a vietare gli autobus a lunga percorrenza nell'intento di fermare la diffusione del coronavirus. Lo hanno annunciato le autorità locali sulla piattafoma Weibo (il Twitter cinese), e poco dopo hanno dato un analogo annuncio le autorita' della provincia di Shandong. Il divieto entrera' in vigore a Xi'an, città con 10 milioni di abitanti, alle 18 di oggi, ora locale. Stesso divieto è già stato annunciato da Pechino e Tianjin.
Presidente Xi: "L'epidemia sta accelerando" Il presidente cinese, Xi Jinping, non ha nascosto la propria preoccupazione per quando sta avvenendo nel Paese, sottolineando che "la situazione è grave perché l'epidemia sta accelerando". Gli ha fatto eco il ministro della Sanità, Ma Xiaowei, affermando che la capacità di diffusione del coronavirus sembra diventare più forte e che non sono ancora chiari i rischi della sua mutazione. In una conferenza stampa, Ma ha spiegato che il periodo di incubazione è tra 1 e 14 giorni ed è probabile che il numero di casi continui ad aumentare.
Psa rimpatria il suo staff da Wuhan La casa automobilistica francese PSA, che produce i marchi Peugeot e Citroen, ha fatto sapere di aver rimpatriato il proprio personale da Wuhan. L'evacuazione - ha fatto sapere la Psa in una nota - è stata "attuata in piena collaborazione con le autorità cinesi e il consolato francese" e ha coinvolto 38 persone formate da membri dello staff e dalle loro famiglie che lavorano a Wuhan regione. Sarebbero stati messi in quarantena nella città di Changsha, a circa 300 chilometri (180 miglia) da Wuhan, dove il virus ha avuto origine, prima di essere autorizzati a tornare "nei loro Paesi di origine", ha dichiarato la società in una nota.
Chiude Disneyland di Hong Kong Dopo quello di Shanghai chiude anche Disneyland di Hong Kong, sull'onda della paura del coronavirus. Lo ha annunciato la società di gestione precisando che la chiusura, in atto da oggi, durerà fino al giorno seguente a quello in cui le autorità dichiareranno conclusa l'emergenza virus. "Come misura precauzionale in linea con gli sforzi di prevenzione in atto a Hong Kong, stiamo temporaneamente chiudendo il parco Disneyland di Hong Kong per motivi di salute e per la sicurezza dei nostri ospiti e dei membri del cast", ha dichiarato il parco in una nota.
Oms: "In Vietnam primo caso di contagio non importato" E' stato registrato in Vietnam il primo caso di trasmissione del coronavirus 2019-nCoV da uomo a uomo finora avvenuto al di fuori della Cina. Lo ha reso noto l'Organizzazione Mondiale della Sanità, spiegando che "il contagiato non ha precedenti di viaggio in nessuna parte della Cina, ma è un familiare di una persona che aveva visitato Wuhan".
Cinque casi negli Usa, due sospetti in Svizzera Intanto negli Stati Uniti salgono a cinque i casi accertati di coronavirus, di questi due sono stati registrati in California, uno a Seattle e uno a Chicago.
In Svizzera invece due persone rientrate da poco dalla Cina sono state poste in quarantena per sintomi che potrebbero essere collegati al virus. Le due persone che mostrano segni di infezione sono attualmente sottoposte a esami all'ospedale cittadino Triemli, a Zurgo.
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