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Coronavirus, la testimonianza di una italiana a Wuhan: “E’ tutto chiuso: è una città fantasma”

A “Mattino Cinque” la ristoratrice Roberta Menin racconta e mostra le immagini della situazione di paura che si è instaurata nella zona del focolaio infettivo: “Mai vista una cosa così: nemmeno con la Sars”

Strade deserte, negozi chiusi, serrande abbassate ovunque: Wuhan è una città fantasma. “Il centro è stato diviso in tre zone e sono stati chiusi i tunnel in modo che la gente non passi da una parte all’altra. È tutto chiuso: mai vista una cosa così, neanche per la Sars. Speriamo che passi in fretta” racconta a “Mattino Cinque” Roberta Menin, una ristoratrice italiana che vive nell’epicentro da cui è partito il focolaio infettivo. Mentre le autorità hanno iniziato una corsa contro il tempo per la costruzione di un ospedale da mille posti letto, la vita sembra completamente bloccata per chi risiede in quelle zone. “Ho una bimba di venti mesi: le preoccupazioni ci sono. Abbiamo visto che il Governo ha preso fin da subito delle misure straordinarie”, aggiunge Roberta Menin.

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