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Matteo Salvini e la "crociata" contro gli spacciatori atto secondo, stavolta il blitz è in un negozio di Modena 

Il leader della Lega mette sotto accusa un'attività commerciale, con tanto di diretta sulla sua pagina Facebook | Il capo della Polizia, Franco Gabrielli: "No a giustizia porta a porta"

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Stavolta nel mirino del Capitano "giustizialista" è finita un'attività commerciale, il civico 38 a Modena. Qui, dicono alcuni abitanti che lo seguono nella sua marcia elettorale rigorosamente filmata in diretta Facebook, si spaccia. E Matteo Salvini, nonostante le polemiche dopo il caso del citofono, persevera nella sua crociata: "Chiediamo cortesemente a chi di dovere, alla Procura e alle forze dell'ordine, di fare i dovuti controlli in questo negozio, perché qua dentro si spaccia la droga".

Nel video, il leader della Lega si fa indicare dai cittadini al seguito il negozio, che ha la saracinesca abbassata, e ironizza su questo: "Al civico 38 spacciano, non serve citofonare, l’hanno già chiuso. Speriamo - conclude - che la nostra presenza di oggi possa portare a fare i controlli del caso, possa portare a qualche chiusura e a qualche arresto. Ringrazio le mamme e le nonne che ci hanno messo la faccia. E' dal '99 che c'è questo negozio? Sono vent'anni? Visto che sono testone, tornerò tutte le volte, finché non sarà chiuso definitivamente''.

Il capo della Polizia: "No a giustizia porta a porta". Dura la reazione di Franco Gabrielli: "Stigmatizzo sia quelli che fanno giustizia porta a porta, sia quelli che accusano la Polizia in maniera indiscriminata", così a margine di un convegno a Pordenone, il capo della Polizia rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle "crociate" di Matteo Salvini.

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