E' stato il primo grillino a entrare a nei palazzi della politica per trattare con l'allora segretario del Pd (Pierluigi Bersani) una possibile alleanza di governo. Ora Vito Crimi si riprende la scena del Movimento 5 stelle e assume le redini lasciate da Luigi Di Maio. Quarantasette anni, palermitano, laureato in matematica, fidanzato con la collega deputata Paola Carinelli e militante grillino della prima ora: questo il profilo del viceministro dell'Interno Vito Crimi.
Crimi si è approcciato al M5s all'epoca dei Meetup - Amici di Beppe Grillo, entrando in quello di Brescia - città dove viveva - e si è subito fatto valere. "Mi sono avvicinato al movimento nel 2007, con il primo V-Day: l'ho trovata un'idea geniale, era l'unica voce di protesta efficace - raccontò in un'intervista -. In seguito ho cercato il meet-up di Brescia, mi sono iscritto e nel giro di poco tempo ero già all'opera. Da noi tu arrivi, proponi e fai".
Nel 2010 il primo tentativo "politico", come candidato per il Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali: ottenne solo il 3%. Nel 2013 l'elezione a senatore in Lombardia, seggio riconfermato nel 2018. Nel marzo di quell'anno è protagonista con Roberta Lombardi dello "storico" incontro in diretta streaming con la delegazione Pd guidata da Pierluigi Bersani.
Nel primo governo Conte diventa sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'editoria e alla ricostruzione post terremoto nell'Italia centrale. In questo periodo Crimi si prodiga in prima persona per stoppare il rinnovo della convenzione a Radio Radicale, tentativo poi naufragato.