"Giorgio Almirante è stato un leader e ha fatto la storia del nostro Paese e della destra italiana nel confronto parlamentare. Non è una scelta fatta in contrapposizione con nessuno". Lo ha detto il sindaco di Verona, Federico Sboarina, a proposito della polemica sorta per la scelta di attribuire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre dopo aver deciso, nei mesi scorsi, di intitolare una via al fondatore del Msi. La senatrice a vita, sopravvissuta all'orrore della Shoa, ha espresso tutto il suo disappunto: "La città di Verona, democraticamente, faccia una scelta e decida ciò che vuole, ma non può fare due scelte che sono antitetiche l'una all'altra. Questo no, non è possibile!
Il 16 gennaio il comune veneto aveva votato per l'intitolazione di una via a Giorgio Almirante e per la cittadinanza onoraria a Liliana Segre.
Quando glielo hanno riferito la senatrice ha commentato: "Una via Almirante a Verona? Oh, povera strada! Mi chiedo se sia lo stesso Comune. Le due scelte sono di fatto incompatibili, per storia, per etica e per logica".
La reazione della Segre, che proprio in questi giorni, è più che mai impegnata in pubblico per promuovere iniziative sulla giornata della memoria, che si celebrerà il prossimo 27 gennaio, ha raccolto solidarietà e commenti indignati da più parti.
"Rispetto e comprendo le dichiarazioni di Liliana Segre, ma spero ci possa essere un incontro e un dialogo per trovare una soluzione che non metta in contrapposizione cose che sono su piani diversi", ha detto il presidente del Consiglio comunale di Verona, Ciro Maschio, esponente di Fratelli d'Italia, L'intitolazione di una via ad Almirante, segretario del Msi, era partita proprio da una sua iniziativa.
"Con la proposta di dedicare una strada a Giorgio Almirante, firmatario del manifesto della razza, e contestualmente la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, sopravvissuta a un campo di sterminio nazista, si raggiunge il culmine del più vergognoso doppiogiochismo", attacca il Pd con Alessia Rotta, vicepresidente dei deputati Dem.
La replica del sindaco Federico Sboarina, espressione di una maggioranza di centrodestra, non si fa attendere. "Giorgio Almirante - afferma il primo cittadino - è stato un leader e ha fatto la storia del nostro Paese e della destra italiana nel confronto parlamentare. Non è una scelta fatta in contrapposizione con nessuno".
Nonostante le critiche piovute da più fronti - anche da un'associazione veronese "La città che sale" che con una lettera al Prefetto aveva chiesto espressamente di non autorizzare la delibera approvata dalla giunta comunale per l'assegnazione di una strada a Giorgio Almirante - il primo cittadino non è arretrato di un passo, anzi.
"L'amministrazione di Verona - sottolinea - la sua scelta l'ha già fatta. Ha voluto conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre per la sua storia personale e per il valore di ciò che rappresenta, e ha votato la mozione per una via a Giorgio Almirante, che è stato un uomo politico democraticamente eletto da milioni di italiani. Non vedo cosa ci sia di anomalo".
A far deflagrare la bagarre politica era' stato il capogruppo di Verona di Sinistra in Comune, Michele Bertucco, che aveva presentato la mozione Segre. Verona, tra l'altro, è citta' medaglia d'oro della Resistenza.
"Si premiano le vittime e gli aguzzini", ha aggiunto Bertucco, rilevando quella che, a sua avviso, è stata una strana coincidenza: nel giorno in cui il Consiglio comunale ha votato all'unanimità la cittadinanza a Segre, il 16 gennaio, è stata anche affissa nell'albo pretorio la delibera della Giunta che dava l'ok a "Via Almirante", dopo il passaggio in Commissione toponomastica del 5 novembre 2019. Anche allora, con le proteste dei consiglieri di opposizione e della Comunita' Ebraica.
Il sindaco Sboarina è convinto che "come spesso accade, con le cose che riguardano Verona si accendono dibattiti strumentali, che non aiutano il percorso di pacificazione. Si cerca sempre la polemica e si passa sopra alle istituzioni e al loro voto democratico".
Anche i 5Stelle veneti attaccano la maggioranza scaligera: "Bene fa Liliana Segre a declinare a malincuore la cittadinanza onoraria di Verona. Male fa l'amministrazione veronese a coccolare nostalgici fascisti".