TRAGEDIA FAMILIARE

Bimba morta in casa in un rogo nel Fermano, fermata la madre

Le ipotesi di reato formulate nei confronti della donna sono di incendio doloso e di morte come conseguenza di altro reato. L'altra figlia portata in una struttura protetta

Svolta nelle indagini sulla morte della bambina di 6 anni rimasta uccisa in un incendio scoppiato la notte dell'8 gennaio in un appartamento di Servigliano, nel Fermano. Dopo due settimane di accertamenti, i carabinieri hanno fermato la madre, una 38enne bulgara. Agli inquirenti la donna aveva raccontato di essere riuscita a salvare la figlia più piccola, che ha 4 anni, ma non la più grande.

Incendio doloso e morte per altro reato le accuse - Alla 38enne vengono contestate le ipotesi di reato di incendio doloso e morte come conseguenza di altro reato, al momento non di omicidio. Negli ultimi giorni, anticipa Il Resto del Carlino, gli assistenti sociali dell'area di Fermo e i carabinieri avevano provveduto a trasferire la figlia più piccola della donna in una struttura protetta. 

La madre, appena dimessa dall'ospedale dove era stata assistita per le ustioni e la lieve intossicazione subite nell'incendio, è stata subito portata in caserma per essere ascoltata di nuovo. In questa occasione, anche a seguito degli elementi raccolti nell'inchiesta, è scattato il fermo di indiziato di delitto. Secondo il sindaco di Servigliano Marco Rotoni la famiglia, composta anche dal padre delle bimbe, un 38enne operaio edile kosovaro, che non era in casa al momento del rogo, si era trasferita in paese a settembre e da allora "non si era mai rivolta all'amministrazione e faceva poca vita sociale".