Ridere è bello e fa bene alla salute: sappiamo tutti che una sana risata libera endorfine, aiuta a rilassarsi e contribuisce a renderci simpatici. Il senso dell’umorismo può essere una grande risorsa a cui ricorrere nei momenti difficili o per spezzare la tensione quando questa diventa eccessiva: per molti è una virtù innata, ma con un po’ di autodisciplina si può imparare. Perché ridere, oltre ad aiutarci a guardare la vita con occhi positivi, è un ottimo modo per farsi dei nuovi amici e perfino per attirare un nuovo partner.
Che cos’è il senso dell’umorismo – E’ la capacità di cogliere il lato divertente delle cose, anche quando a prima vista pare che non ci sia niente da ridere. A volte implica una certa dose di ironia o di autoironia, ma può trasformarsi in arma letale se viene adoperata contro un’altra persona, mettendola in ridicolo. Attenzione quindi a come ce ne serviamo e a non trasformare l’ironia in sarcasmo.
Si fa in quattro – In uno studio del 2003, pubblicato sul Journal of Research in Personality, lo psicologo Rod Martin ha identificato quattro tipi diversi di umorismo: quello associativo, che serve per “aumentare le proprie relazioni con gli altri” e consiste ad esempio nel fare battute scherzose o raccontare barzellette in compagnia; l’umorismo rafforzativo, che aiuta a smorzare la nostra tensione ridendo di noi stessi e delle nostre situazioni; l’umorismo aggressivo, che mette in ridicolo gli altri e sconfina nel sarcasmo; infine l’umorismo controproducente, che ci spinge a ogni sforzo per attirare l’attenzione altrui, ma che ci porta ad essere noi stessi ridicoli.
Perché vale la pena imparare l’umorismo – I vantaggi della risata sulla salute sono stati dimostrati da numerosi studi: ridere riduce lo stress, libera gli ormoni del benessere, facilita i processi di guarigione e allunga persino la vita. Ma soprattutto, nella vita quotidiana, una bella risata rende più facili i rapporti con le persone, fa bene all’autostima, fa sembrare più facili anche i momenti complicati ed è il segnale più evidente di quel pensiero positivo che rende piacevole la vita. Non ultimo, le persone capaci di ridere e di far ridere sono considerate più attraenti dei “musoni”, hanno migliori probabilità di conquistare un nuovo partner e di instaurare con lui (o lei) un rapporto di coppia stabile e duraturo.
Come si impara – Cerchiamo di individuare che cosa ci fa ridere e qual è la comicità che ha più effetto su di noi: in questo modo ci sarà più facile risvegliare la nostra visione “leggera” della vita e la vena comica che ci è più naturale. Osserviamo quello che fanno gli altri quando suscitano una risata, ma ricordiamo che non riusciremo a riprodurre una battuta o un gesto divertente se questi non ci appartengono e non vengono dal profondo. Per questo non possiamo semplicemente a imitare quello che fanno gli altri, ma dobbiamo trovare la nostra vena personale.
Alleniamoci alla risata – L’umorismo una virtù che va allenata e mantenuta in esercizio. Impegniamoci per trovare il lato buono e divertente delle situazioni: per ridere delle cose occorre anche farsi l’occhio. Le prime volte ci sembrerà un esercizio inutile e ozioso, ma con un po’ di pratica ci diventerà naturale. Se siamo timidi costruiamoci un piccolo repertorio di battute divertenti o ironiche, al quale attingere quando una situazione ci mette in difficoltà o in imbarazzo. Proviamole prima nella cerchia familiare o con gli amici fino a che non ci diventano spontanee.
Occhio alle situazioni – Quando avremo un po’ affinato il nostro senso dell’umorismo e ci verrà spontaneo trovare il lato divertente delle cose, prestiamo la massima attenzione alle situazioni e al contesto in cui ci troviamo: una battuta a sproposito o troppo diretta può offendere o addirittura ferire. Ci sono poi argomenti sensibili sui quali non è dato scherzare, come quelli legati alle preferenze sessuali, alla religione o alle questioni razziali. In questi casi lo scherzo è decisamente controproducente e può addirittura rovinare pe sempre un’amicizia.