Le orecchiette volano a New York. Un mese dopo il reportage del New York Times che parlò di "crimine di pasta", scatenando la "guerra delle orecchiette", oggi la tipica pasta pugliese si prende la sua rivincita a sbarca tra i grattacieli di Manhattan ospite del Travel Show, manifestazione dedicata al turismo organizzata proprio dallo storico giornale statunitense.
A spingere i cronisti nei vicoli di Bari Vecchia era stata la notizia del sequestro di tre chili di pasta fresca non etichettata, che un ristoratore aveva ammesso di aver acquistato da una delle tante massaie che ogni giorno passano ore a impastare nella propria cucina. "Nessuno fa scontrini e non vengono rispettate le norme igienico-sanitarie", questa l'accusa mossa alle "nonne della tradizione".
"Le pastaie della città vecchia sono arrabbiate, questo patrimonio va custodito", tuonò dopo le polemiche la signora Nunzia Caputo ai microfoni di Fuori dal Coro. E adesso sarà proprio lei, l'infaticabile regina dell'orecchietta pugliese, a guidare la spedizione alla conquista della città che non dorme mai. "Voglio dimostrare la nostra tradizione, che non è una tradizione qualsiasi, la conoscono ovunque. È la nostra identità, è un'arte buona e bisogna portarla fuori", spiega in un'intervista a Repubblica.
Una difesa appassionata del Made in Italy e della regina delle paste baresi, come quella che aveva fatto davanti alle telecamere di Fuori dal Coro, su Retequattro, al microfono della collega Raffaella Regoli. Con la signora Nunzia ci sarà anche il sindaco Antonio Decaro: "E' l'occasione - sottolinea il primo cittadino di Bari - per dire al mondo e per dire a noi stessi che dobbiamo fare il grande salto, tutti insieme, investendo sulle nostre tradizioni e sulla nostra identità".