“Chi mi conosce sa che proprio la parola sessismo da me è completamente bandita. Quindi, a casa non conto praticamente nulla". Amadeus chiarisce la frase infelice che ha detto nei confronti di Francesca Sofia Novello e che gli ha causato una pioggia di critiche e l'accusa pesante di sessismo, dopo la conferenza stampa di presentazione di Sanremo.
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Amadeus, ospite di Massimo Gramellini a Le parole della settimana, ha spiegato cosa significava quel “passo indietro” riferito alla fidanzata di Valentino Rossi. "Ho riportato una confidenza che mi ha fatto Francesca Sofia Novello quando l'ho conosciuta perché quelle parole me le ha raccontate direttamente lei, raccontandomi il rapporto bellissimo che ha con Valentino Rossi. Inteso ovviamente come capacità di essere discreta rispetto ai riflettori puntati su un grande campione come Valentino e naturalmente parlo di discrezione. Non è certamente un passo indietro inteso come una donna che deve stare proprio un passo indietro sotto tutti i punti di vista rispetto all'uomo, che è una follia: non l'ho mai pensato e mai lo penserò. E' stata strumentalizzata questa cosa" ha rivelato il conduttore.
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“Detto questo mi dispiace se qualcuno, e sono ovviamente molte le persone che si sono offese, ma non volevo offendere nessuno e veramente sono dispiaciuto, ma è stata un po' strumentalizzata" ha aggiunto Amadeus. “Io sono spontaneo. Tu sai - spiega Amadeus - , io non preparo niente, non scrivo niente. Io vado e improvviso e quindi ci sta che dica qualche sciocchezza, ma da qui al 4 febbraio noi ci possiamo sentire per la prossima polemica. Ma l'ultima cosa che vorrei dire è, usando il proverbio, che dietro un grande uomo c'è una grande donna, ma anche dietro una grande donna c'è un grande uomo. Quindi, siamo tutti uguali".
"Se ci fosse una presentatrice donna del Festival, tu di chi vorresti fare il valletto?” ha domandato Gramellini: "Io ho fatto il valletto, ad esempio di Simona Ventura quando abbiamo fatto insieme “Matricole & meteore”, tanti tanti anni fa. Io in genere faccio i quiz, i giochi e quindi lì non si lavora in coppia, lavora solamente una persona. Io poi credo che ci sia la co-conduzione, dove non c'è un ruolo di "decidi tu, decido io". Se due persone vanno d'accordo, la coppia uomo-donna o due uomini - e io lavoro spesso con un altro uomo - o due donne funziona benissimo. E' l'accordo, l'intelligenza, l'educazione che fa diventare le persone grandi".
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