"Io a Bologna tra tossici e sardine". E' polemica per una foto con distintivo e pistola postata su Twitter da un agente di polizia. La Digos sta svolgendo accertamenti per identificare l'autore e verificare l'autenticità del profilo. Nella serata di sabato, poi, la svolta. "Sono io l'agente della foto, ma non è mio né l'account né il tweet", ha spiegato un poliziotto presentando denuncia alla polizia postale e disconoscendo la paternità del post.
Il tweet in questione risale a venerdì. La foto in bianco e nero ritrae un uomo inquadrato dalle gambe fino all'altezza degli occhi, sorridente, in jeans e maglione a V, distintivo al collo e pistola nella mano destra. Nella stanza si vede un computer dallo schermo massiccio, del tipo che si usava diversi anni fa. Il messaggio recita: "Ragazzi, vi posto questa mia foto in un'operazione svolta proprio in quel di Bologna dove tra sardine centri sociali tossici e popolazione poco collaborativa non e' proprio una passeggiata di salute".
L'autore del tweet è "Claudio 80", romano, laureato, con 1.680 followers e ben 143mila cinguettii all'attivo dal 2015, anno di iscrizione alla piattaforma social. Nella foto del profilo appare col volto coperto da un passamontagna del tipo usato dai reparti speciali. Tante delle sue esternazioni inneggiano alla polizia ed alle forze dell'ordine in generale. Numerosi i messaggi ritwittati del leader leghista Matteo Salvini, di Giorgia Meloni e di tanti utenti sovranisti e di destra. Nei commenti seguiti al contestato tweet, "Claudio 80", in risposta a un follower, sostiene che le sardine "amano l'illegalità. Aspetta che abbiano dei figli. Aspetta che facciano qualcosa a loro poi piangono con noi disperati". Se le verifiche dovessero portare a scoprire che "Claudio 80" è un vero e proprio poliziotto, non sfuggirebbe ad un provvedimento disciplinare, anche tenendo conto della circolare Gabrielli che spiegava come gli agenti possono esprimere opinioni, ma "sempre ponderando oculatamente tempi, modi e caratteri, in modo da tenere un comportamento improntato a correttezza, imparzialità e cortesia".
Duro Emanuele Fiano del Pd. "Qualcosa non funziona - osserva - se un poliziotto considera giusto denigrare movimenti politici, comunità in cui opera e centri sociali. I poliziotti fanno un lavoro benemerito, di grande sacrificio, abnegazione e coraggio, il nostro impegno per dare a loro sempre il massimo possibile del nostro sforzo in Parlamento non cesserà mai, ma se questo tweet non risulterà essere un fake, mi auguro che verranno presi provvedimenti disciplinari".