cronaca

Ecco il nuovo esame nautico

Indispensabili meterologia e fisica

Principio di Archimede allargato alla nave: galleggiamento, stabilità, manovre corrette per l’ormeggio, il disormeggio, l’ancoraggio ed il recupero di un uomo in mare. Gli apparati di  propulsione della nave.

E’ questa la base del nuovo programma d’esame per il conseguimento dell’abilitazione al comando di navi da diporto, la nuova patente nautica.

Per sostenere l’esame si dovrà anche avere qualche conoscenza astronomica come il sole, le costellazioni, la stella polare, i pianeti, le fasi lunari e le maree. Ma è necessaria anche un’infarinatura di fisica, conoscere ad esempio cosa è il magnetismo, e di meteorologia, come si formano le nubi, la pressione, l’umidità, le correnti.

Una parte importante della nuova prova riguarderà le norme di circolazione sulle acque e le precauzioni da adottare quando si incontrano subacquei, pescatori e nuotatori. Nozioni importanti queste, la cui inosservanza o conoscenza superficiale ha prodotto finora gravissimi incidenti con morti e feriti.

La prova pratica dovrà essere svolta in mare e ogni candidato dovrà dimostrare non più sulla carta ma nella pratica di riuscire a fare le manovre e a prestare soccorso.