L'ultima legge di Bilancio ha cambiato la normativa sul canone che si paga per l'occupazione del suolo pubblico. Le novità partiranno dal 2021 e con la loro entrata in vigore si rischia di pagare una "tassa sull'ombra" di balconi e verande. Oggi la tassa si applica sul cosiddetto "soprasuolo" ma prima era prevista espressamente l'esclusione per balconi e verande, ora saltata. Ma il ministero dell'Economia smentisce: "Il tema di una pseudo tassa sull'ombra non esiste".
"Il nuovo canone previsto dalla legge di Bilancio - chiarisce il Mef - sostituisce i tributi locali Tosap e Cosap, derivando dagli stessi i presupposti impositivi. Per questa ragione, può colpire solo le fattispecie già gravate da Tosap e Cosap, tra le quali non è compresa l'occupazione tramite balconi e verande".
A rilevare la "differenza non di poco conto" è stato l'avvocato Giuseppe Pizzonia (Studio Tremonti Romagnoli Piccardi e Associati). "La legge di bilancio 2020, contiene tra le altre cose - ha spiegato il tributarista - la revisione dei tributi locali relativi alla occupazione di suolo pubblico e alla pubblicità. Dal 2021, tutto questo sarà sostituito da un nuovo prelievo, denominato Canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria. Gli enti locali dovranno emanare appositi regolamenti per disciplinare in dettaglio l'applicazione del nuovo canone".
Per occupare suolo pubblico, ma anche per esporre un'insegna, i cittadini, ad esempio per un'impalcatura che potrebbe servire a ristrutturate la facciata dei palazzi, e i titolari delle attività che utilizzano spazi pubblici dovranno chiedere apposita concessione o autorizzazione all'occupazione o alla diffusione di messaggi pubblicitari, e pagare contestualmente il relativo canone. In questo caso le norme prevedono anche sanzioni pesanti, con multe e rimozione delle occupazioni e pubblicità abusive.
Per ora non ci sono problemi, ma nel 2021, sempre secondo Pizzonia, le cose potrebbe cambiare. "Le regole di riferimento del nuovo canone non si differenziano sostanzialmente da quelle ancora in vigore per tutto il 2020 - afferma l'avvocato Pizzonia -. Emerge però una differenza non di poco conto. Il nuovo canone, come il vecchio del resto, si applica anche alle cosiddette occupazioni del soprasuolo, cioè sull'ombra che i manufatti privati proiettano sul suolo pubblico. Se non che, ed è qui la novità, nelle nuove disposizioni non è stata riprodotta l'esclusione dal pagamento per l'ombra proiettata da balconi, verande e simili, fino ad oggi espressamente prevista dalla legge".
La conclusione, per il tributarista, è chiara: "Ne dovrebbe conseguire che, a meno di interventi correttivi, dal 2021 i comuni potranno tassare con il nuovo canone anche l'ombra che balconi, verande e simili proiettano su suolo pubblico".