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Rifiuti, chiude la discarica di Colleferro: Roma deve riorganizzarsi

La Capitale mandava nel sito 1.100 tonnellate di rifiuti ogni giorno

Nella giornata odierna, 16 gennaio, chiude la discarica di Colleferro, cittadina alle porte di Roma, che serve anche la Capitale. Il sito di smaltimento gestito da Lazio Ambiente ha accolto l'ultimo carico di rifiuti: Roma vi destinava circa 1.100 tonnellate di rifiuti al giorno. La riorganizzazione di Roma Capitale è quindi ora ai nastri di partenza.

L'Ama, in cui ancora nelle scorse ore ci sono state riunioni tecniche sul tema, avrebbe rimodulato complessivamente le tonnellate in questione contando su una redistribuzione tra i 'fornitori' sia dentro, sia fuori il Lazio. Allo studio c'è anche un bando per il trasferimento di parte dei materiali all'estero. La chiusura della discarica Colleferro, se da un lato è stata affrontata cercando soluzioni nel breve periodo per scongiurare eventuali situazioni di caos raccolta in città, dall'altro ha creato un nuovo nodo nel lungo periodo: quello sulla nuova discarica di Roma.

Nell'ambito dell'accordo tra Regione e Comune, la giunta capitolina ha indicato l'area di Monte Carnevale, sito nella Valle Galeria non lontano da Malagrotta. Questa scelta non solo ha destato la ferma opposizione della popolazione locale (che tornerà a farsi sentire martedì prossimo in piazza del Campidoglio) ma anche di parte del M5s. Le criticità emerse per la realizzazione di una discarica a Monte Carnevale dovrebbero essere nuovamente analizzate dai tecnici delle istituzioni competenti.


Nel frattempo il Tar del Lazio ha accolto un ricorso di Rida Ambiente, società che si occupa di trattamento dei rifiuti. Il Tribunale ha ordinato alla Regione di "individuare, entro il termine di 180 giorni" una "rete integrata e adeguata di impianti di smaltimento rifiuti in ambito regionale".

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