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Capitano Ultimo, il Tar del Lazio conferma la revoca della scorta

Il 15 gennaio 1993 Sergio De Caprio mise le manette al Capo dei Capi: da allora la sua vita è stata considerata a rischio

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Via la scorta a Sergio De Caprio, il "Capitano Ultimo" che il 15 gennaio 1993 arrestò Totò Riina. È quando deciso dal Tar del Lazio, che ha respinto la richiesta del carabiniere di sospendere il provvedimento emesso nei suoi confronti dal ministero dell'Interno. "Da oggi colpire il capitano Ultimo sarà più facile per tutti", ha commentato De Caprio su Facebook. 

"Stasera a Roma ricorderemo l'arresto di Riina alla casa famiglia - si legge ancora nel post -. Vi aspetto insieme ai carabinieri di allora, ai carabinieri di sempre, quelli che non abbandonano. Ringrazio con le lacrime agli occhi le 157mila persone che mi hanno sostenuto e mi sostengono, firmando la petizione online. Il vostro affetto è un onore immenso per me. Vi porto nel cuore uno a uno".

Nell'agosto del 2019 il Tar aveva prima sospeso e poi annullato un provvedimento di revoca della scorta al militare. A ottobre del 2019 è arrivato un nuovo provvedimento di revoca nei confronti del quale i legali hanno, ancora una volta, fatto ricorso al Tar che oggi ha deciso diversamente.

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