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Libia, Guerini: "Nessuna minaccia diretta al contingente italiano"

Il ministro della Difesa spiega che la presenza italiana nelle aree di crisi non verrà ridotta

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"Nonostante l'acquisizione del controllo di Sirte da parte del Lybian national army veda Misurata maggiormente esposta alle mire del generale Haftar, non sembrerebbero sussistere ad oggi minacce dirette nei confronti del nostro contingente in loco". Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, alle commissioni Difesa di Senato e Camera.

Il ministro ha inoltre aggiunto che l'Italia intende "incrementare la presenza in Sahel dove si assiste ad una recrudescenza del terrorismo di matrice confessionale ed i cui effetti sono fortemente interconnessi con lo scenario libico, nonché nella regione mediorientale ed in particolare nelle acque dello stretto di Hormuz, la cui transitabilità in sicurezza rappresenta elemento essenziale per la nostra economia". 

Per quanto riguarda l'Afghanistan, Guerini ha chiarito che "non è ipotizzabile un'ulteriore riduzione di personale se non abdicando al ruolo centrale ch il Paese ricopre nell'ambito dell'operazione Nato". Il ministro ha quindi confermato che nel 2020 l'Italia rimarrà in Libia, Iraq, Libano e appunto Afghanistan.

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