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Libia, il generale Haftar lascia Mosca senza firmare la tregua | Erdogan: "Se attacca avrà la lezione che merita"

Il generale però, secondo fonti italiane, si sarebbe semplicemente preso tempo per discutere i termini dell'accordo con gli alleati

Il generale Khalifa Haftar ha lasciato Mosca senza firmare l'accordo di cessate il fuoco con il governo di accordo nazionale guidato da Fayez al-Sarraj, sostenendo che il documento proposto ignora molte richieste dell'esercito nazionale libico. Furioso Erdogan: "Se attacca di nuovo Tripoli, Haftar avrà la lezione che merita". E Mosca chiede di "unire gli sforzi" per arrivare a un accordo di pace.

Haftar ha denunciato l'assenza di alcune sue richieste, in particolare il ritiro delle forze turche dalla Libia. Inoltre, secondo fonti sentite dall'emittente araba, il generale libico avrebbe chiesto la revoca dell'accordo tra la Turchia e il governo di accordo nazionale.

Secondo fonti italiane, però, la decisione di Haftar sarebbe stata presa per poter studiare e approfondire meglio i termini dell'accordo e poi proporre modifiche: il generale, insomma, si sarebbe preso una pausa dalle trattative per discutere con i Paesi che lo supportano quali possano essere i termini accettabili per firmare. E proprio per questo motivo, dopo aver lasciato Mosca, si sarebbe diretto in un paese del Medio Oriente dove dovrebbe avere una serie di incontri.

L'avvertimento di Erdogan: "Se Haftar attacca avrà una lezione" Dopo il rifiuto di Haftar di firmare l'accordo, è arrivata la furiosa reazione del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che ha minacciato conseguenze per il generale: "Non esiteremo a dare ad Haftar la lezione che merita, se continua ad attaccare il governo legittimo
e i nostri fratelli in Libia". Erdogan ha quindi difeso la posizione di Ankara, spiegando che "se la Turchia non fosse intervenuta, Haftar avrebbe preso il pieno controllo della Libia".

Mosca: "Unire gli sforzi per la pace" La Russia, intanto, per mezzo del ministro degli Esteri Sergei Lavrov, ha fatto sapere che "proseguirà nei suoi sforzi per arrivare a un cessate il fuoco in Libia". Lavrov ha anche invitato le parti in conflitto "a negoziare e a non usare la forza". Per Mosca "tutti gli sforzi ora compiuti dagli europei, inclusi tedeschi, francesi, italiani, e gli sforzi dei vicini libici, Algeria ed Egitto, nonché quelli di Emirati Arabi Uniti, Turchia, Qatar e Russia" vanno riuniti "in modo che tutti agiscano in un'unica direzione ed esortino le parti libiche a raggiungere degli accordi piuttosto che sistemare le cose militarmente".