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Gorizia e il radicchio: otto appuntamenti con la Rosa più squisita

Un delizioso ortaggio che fiorisce d'inverno, dal sapore delizioso e dall'aspetto sorprendente

Rosa di Gorizia, a tavola con un must della gastronomia italiana

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Il Castello di Gorizia, foto M.Milani
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L'Isonzo e il Ponte della ferrovia, foto Luigi Vitale
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La Rosa di Gorizia
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Veduta di Gorizia, foto Massimo Crivellari
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Rosa di Gorizia e Radicchio Canarino
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Piazza della Vittoria, foto Fabrice Gallina

Gorizia, oltre ai  deliziosi vini del Collio, custodisce nelle sue campagne una delizia che unisce un sapore inconfondibile a una bellezza clamorosa, la Rosa di Gorizia, un radicchio raro e prezioso, dal sapore inimitabile, cui è dedicata una rassegna gastronomica dal 17 gennaio al 6 febbraio. Il raro ortaggio, assurto ormai da tempo nel gotha internazionale dei gourmet sarà offerto in molteplici variazioni e abbinamenti in otto ristoranti cittadini

Un ortaggio "difficile", che fiorisce in pieno inverno, meglio se dopo qualche gelata o tra i fiocchi di neve portati dalla bora che in queste zone soffia forte. Ma la difficoltà di coltivazione viene compensata con un prodotto che oltre al sapore ha un aspetto fantastico: una bellissima rosa.

Dodici piccoli produttori – Il suo aspetto è quello di una rosa intinta nel carminio: la sua lavorazione è frutto di un’esperienza tramandata da secoli di incroci e tentativi che alcuni eroici produttori goriziani riescono a produrre in terreni scarni e glabri, a poche centinaia di metri da quello che era il confine con la Slovenia, sotto le alture del Carso, accanto al Collio, e in prossimità del freddo Isonzo, il fiume –dicono- più azzurro d’Italia.

Mesi e mesi di cure amorevoli – I produttori della Rosa di Gorizia hanno selezionato un ceppo di radicchio rosso, diverso da quello trevigiano: ha un sapore più vicino al dolce che all’amaro, gradevolissimo, croccante e sostanzioso, tanto che i vecchi goriziani lo mangiavano con un uovo sodo come primo piatto, ancora più gustoso se servito con i “ciccioli” quadrini di pancetta cotti in padella. Il prodotto, che ha un cugino altrettanto straordinario “Il radicchio Canarino” è diventato un must della cucina italiana e ha incuriosito prestigiosi chef internazionali, che hanno inserito la Rosa di Gorizia nel loro menù.

Otto ristoratori in lizza – Alcuni dei migliori goriziani hanno organizzato una serie di appuntamenti con la Rosa con questo calendario: venerdì 17 gennaio, a cena: Agriturismo Brumat; sabato 18 gennaio, cena: trattoria Al Ponte del Calvario; domenica 19 gennaio, pranzo: nella trattoria Alla Luna; giovedì 23 gennaio, cena  al ristorante Rosenbar; venerdì 24 gennaio, cena: trattoria Gostilna Primozic; sabato 25 gennaio, pranzo all' osteria Ca' di Pieri; venerdì 31 gennaio, cena: trattoria Turri; giovedì 6 febbraio, cena all'Antica Osteria Al Sabotino.

Per maggiori informazioni: www.larosadigorizia.com

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