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E' partita la corsa agli Oscar 2020, ma senza un vero favorito

Da Tarantino a Scorsese, in lizza tanti film meritevoli della statuetta

IPA

A Hollywood potrebbe essere l'anno di Quentin Tarantino con "C'era una volta...a Hollywood". Ma anche la rivincita di "The Irishman" di Martin Scorsese snobbato ai Golden Globes, oppure la vendetta di "Joker" dopo le polemiche seguite all'uscita del film di Todd Phillips ispirato da DC Comics e premiato a Venezia. La corsa agli Oscar 2020 si preannuncia ricca di sorprese e senza un vero cavallo favorito su cui puntare.

Molti i concorrenti con pedigree, ma manca quest'anno un chiaro frontrunner. "Parasite" di Bong Joon Ho potrebbe fare storia non solo come il primo film sudcoreano candidato al miglior film straniero, ma anche come miglior film. Gli omaggi alla diversità, nei pronostici della vigilia, si fanno peraltro desiderare: in un anno in cui donne registe hanno sfornato film eccellenti, la categoria del miglior regista sarà probabilmente una cinquina tutta maschile.

REGIA TUTTA AL MASCHILE - Tra i probabili registi Pedro Almodovar per "Dolor y Gloria', Bong Joon Ho con "Parasite", Sam Mendes per '1917', Martin Scorsese ("Irishman") e Quentin Tarantino  con "C'era una volta... a Hollywood". Dopo che a Londra le venti nomination dei Bafta sono andati a attori bianchi,  anche la rosa degli Oscar sarà probabilmente altrettanto monocromatica.

MIGLIOR FILM -  Fino a dieci candidature sono a disposizione nella categoria miglior film: oltre a "The Irishman" e "Storia di un matrimonio", "C'era una volta... a Hollywood"", "Joker" e "Parasite", i papabili includono "1917" (che a sorpresa ha vinto il Golden Globe), "Jojo Rabbit", "Piccole Donne"", "Le Mans '66 - La grande sfida" e "Cena con delitto - Knives Out", tutti vincitori di candidature della Pga, l'associazione dei produttori.

Ad indebolire i film Netflix, in questa e altre categorie, è l'opinione di molti giurati, Steven Spielberg in testa, secondo cui il colosso dello streaming non dovrebbe partecipare agli Oscar dopo aver fatto fare una tappa di pochi giorni soltanto nelle sale alle sue produzioni che includono, tra le papabili, anche "I due Papi" e "Dolemite is My Name".

MIGLIOR ATTRICE  Quasi tutta bianca la cinquina delle migliori attrici, secondo i pronostici della vigilia. La rosa potrebbe includere Renèe Zellweger (Judy Garland in "Judy"), Saoirse Ronan (Jo di
"Piccole Donne"), Charlize Theron ("Bombshell") e Scarlett Joahnnson ("Storia di un matrimonio"). A contendersi l'ultimo posto Awkwafina (Golden Globe per "The Farewell - Una bugia buona"), Cynthia Erivo ("Harriet"), Lupita Nyong'o ("Us"), Alfre Woodard ("Clemency").
 

MIGLIOR ATTORE - Nel ruolo del migliore attore dovrebbero entrare in finale Adam Driver ("Storia di un matrimonio") in competizione con Leonardo DiCaprio ("C'era una volta a... Hollywood"), Taron Egerton
("Rocketman"), Antonio Banderas ("Pain and Glory") e Joaquin Phoenix ("Joker"). In forse Robert De Niro dopo esser stato snobbato oltre che dai Globes, dalle nominations dei SAG), ma la
sua potrebbe essere la vera sorpresa. 

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