Nel 2020 Parma è Capitale Italiana della Cultura, una prestigiosa occasione per valorizzare le straordinarie peculiarità dell'Emilia e delle città di Reggio Emilia e Piacenza, con ben 500 eventi.
Manifestazioni, spettacoli e mostre significative che accompagneranno i visitatori a scoprire le bellezze emiliane e la straordinaria qualità dell'arte e dell’enogastronomia di questo territorio: il via all'anno fatidico sarà dato dall’11 al 13 gennaio in una tre giorni di eventi che vedrà la presenza del Presidente della Repubblica.
Noi e il cibo - L’11 gennaio, alla Galleria San Ludovico a Parma – che la ospiterà fino al 13 aprile - apre i battenti la mostra “Noi, il cibo, il nostro pianeta”, percorso espositivo pensato per coinvolgere e interagire con i visitatori, attraverso esperienze multimediali, aree didattiche e fotografie di grandi autori sul tema dell’ambiente, dell’alimentazione e della sostenibilità ambientale. L’itinerario non rimane confinato all’interno della galleria ma si snoda con i laboratori per gli studenti allo Spazio A e con una sezione fotografica, visitabile fino al 22 marzo, sotto i Portici del Grano.
Time Machine - Dal 12 gennaio al 30 maggio, “Time Machine - Vedere e sperimentare il tempo” porta a Palazzo del Governatore una riflessione sul ruolo dei media nella nostra percezione del tempo e dello spazio. Cinema, video e videoinstallazioni diventano “macchine del tempo”, secondo le accezioni di archivi, forme di viaggio nel tempo e mezzi di manipolazione temporale attraverso tecniche come l’accelerazione e il rallenty, l’inversione e il loop, il time-lapse, il flash-back e il flash-forward.
La Gazzetta di Parma - A proposito di viaggi nel tempo, Palazzo Pigorini sarà la cornice di un autentico tuffo a ritroso nella storia di un’istituzione della carta stampata. Dal 13 gennaio al 15 marzo 2020, “Parma è la Gazzetta. Cronaca, cultura, spettacoli, sport: 285 anni di giornalismo” è un’occasione per scoprire – attraverso una selezione di prime pagine affiancate a oggetti memorabili ed emblematici - la vicenda del più antico quotidiano italiano, pubblicato con continuità a partire dal 1735, e la parallela storia della città di cui porta il nome.
Cultura botanica - Il 28 febbraio 2020, il lavoro di Rebecca Louise Law arriva all’Antica Farmacia e a Palazzo Ducale per la prima esposizione personale italiana dell’artista britannica, famosa per le sue installazioni realizzate con materiali naturali: un viaggio attraverso la cultura botanica della città.
Piacenza e la rivoluzione - Da febbraio al 24 maggio 2020, “La rivoluzione siamo noi. Collezionismo italiano contemporaneo” è la prima iniziativa dello spazio XNL PIACENZA CONTEMPORANEA. Curata da Alberto Fiz, l’esposizione intende valorizzare le differenti componenti del collezionismo privato partendo dagli anni ‘60, attraverso oltre 150 opere, tra dipinti, sculture, video e installazioni, di autori quali Piero Manzoni, Maurizio Cattelan, Marina Abramovic, Tomàs Saraceno, Andy Warhol, Bill Viola, Dan Flavin che dialogheranno con la raccolta del collezionista piacentino Giuseppe Ricci Oddi, presso la Galleria d'Arte Moderna a lui intitolata, che costituisce un fondamentale modello di riferimento.
Reggio Emilia e Leonardo - Già nel pieno di iniziative biennali inaugurate nel 2019, la città si presenta a Emilia2020 con la coda della mostra dedicata alla relazione tra la figura del fisico reggiano Giovanni Battista Venturi e Leonardo da Vinci – alla Biblioteca Panizzi fino al 19 gennaio 2020 – e la straordinaria esposizione, fino all’8 marzo, di “Ritratto di giovane donna” del Correggio ai Chiostri di San Pietro. Prestito del Museo Ermitage di San Pietroburgo, l’enigmatica opera giunge in una delle terre d’elezione dell’artista reggiano, a cinque secoli dalla sua esecuzione, attorno al 1520.
L'importanza dell’ornamento - Sempre fino all’8 marzo, è invece Palazzo Magnani ad aggiungersi ai Chiostri di San Pietro per ospitare “What a Wonderful World. La lunga storia dell'Ornamento tra arte e natura”, originalissimo viaggio attraverso i secoli, dall’età romana ai giorni nostri, per comprendere quanto Decorazione e Ornamento siano legati indissolubilmente alla nostra vita. In mostra, opere di autori quali Albrecht Dürer, Leonardo da Vinci, Giovan Battista Piranesi, William Morris, Koloman Moser, Maurits Cornelis Escher, Pablo Picasso, Henri Matisse, Giacomo Balla, Andy Warhol, Keith Haring, Peter Halley, Shirin Neshat.
Zavattini all’estero - Il trentennale della morte offre l’occasione per celebrare una straordinaria figura a tutto tondo della cultura italiana e internazionale con la mostra “Zavattini oltre i confini”. Fino all’1 marzo 2020, Palazzo da Mosto di Reggio Emilia punta una luce sul ruolo del grande Za all’estero, in tempi impregnati dal clima della Guerra Fredda e delle contrapposizioni ideologiche.
Giovani designer - Lo Spazio Gerra di Reggio Emilia offre invece fino a marzo 2020 una ribalta a 50 giovani designer selezionati sulla base di call e concorsi e promuove un programma collaterale di incontri ed eventi tra designer, artigiani, aziende e buyer internazionali. “Open Design Italia” diventa così un grande hub, dove sperimentare il nuovo ruolo del design nella diffusione del made in Italy.
Il grande Ligabue - Ultima ma non ultima, la mostra permanente su Antonio Ligabue allarga il raggio di Emilia 2020 fino a Gualtieri, dove Palazzo Bentivoglio rinnova l’invito a scoprire l’opera dell’artista naïf per eccellenza. Da marzo a novembre, 30 lavori – tra dipinti e sculture – si uniscono a una vasta documentazione d’archivio, per offrire uno scorcio sulla vita del pittore.
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